Smart Working, risorse anche per microimprese e partite Iva

L'avviso è aperto, a sportello, e le domande potranno essere presentate esclusivamente attraverso la procedura telematica. I contributi possono essere utilizzati per l’acquisto di hardware, software, consulenze o corsi di formazione

“I contributi per lo smart working da oggi sono disponibili anche per le microimprese e partite Iva con un solo dipendente. Abbiamo infatti deciso di estendere a tutte le realtà produttive l’avviso pubblico con cui abbiamo destinato 2 milioni di euro per l’avvio di piani aziendali di Smart Working. La decisione è stata presa all’esito di richieste che abbiamo ricevuto dalle parti sociali e di valutazioni che abbiamo fatto assieme a loro e nell’ottica di andare incontro il più possibile alle esigenze delle attività produttive e dei lavoratori.

In questo momento legato all’emergenza sanitaria e alle sempre maggiori restrizioni sulla mobilità delle persone, aiutiamo le realtà economiche, anche le più piccole, a proseguire il loro lavoro e permettiamo ai lavoratori di rimanere a casa, continuando a svolgere le loro attività e, nel contempo, rispondere alle proprie esigenze familiari.

Le risorse per aziende e per titolari di partita Iva possono essere utilizzate per l’acquisto di hardware, software, consulenze o corsi di formazione. Il valore del contributo che può essere richiesto varia in relazione al numero totale di dipendenti e delle sedi operative e unità produttive localizzate sul territorio della Regione Lazio e va da un minimo di 2.000 euro fino a un massimo di 22.500 euro per le aziende con oltre 30 dipendenti. L’avviso è aperto, a sportello e le domande potranno essere presentate esclusivamente attraverso la procedura telematica accessibile dal sito http://www.regione.lazio.it/sigem

Così gli assessori regionali al Lavoro e nuovi diritti, Claudio Di Berardino, e allo Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, Ricerca, Start-up e Innovazione, Paolo Orneli.