

Grazie a un processo di sperimentazione e ricerca, l’icona dell’Agro Pontino si trasforma in una innovativa specialità
Startup innovativa fondata nel 2017 sulla base dell’esperienza dell’azienda di famiglia, produttrice di kiwi, punta a valorizzare la produzione di seconda scelta o in esubero di kiwi come ingrediente di altri prodotti agroalimentari.
Il primo prodotto è l’aceto di kiwi: l’azienda ne ha sperimentato il processo di produzione, l’ha brevettato e, in collaborazione con il mondo universitario, ha svolto una ricerca che ne evidenzia le qualità nutraceutiche.
Il core business è costituito da promozione, vendita e distribuzione del prodotto a proprio marchio, l’aceto di kiwi invecchiato e la Ricerca e Sviluppo e Brevettazione.
Nel tempo sono stati inseriti altri prodotti, per diversificare l’offerta ma senza trasformare il core business infatti, tutte le nuove referenze hanno come ingrediente sempre l’aceto di kiwi invecchiato in diverse modalità di applicazione.
La ricerca e sviluppo è sempre stata costante e continua tutt’oggi.
Le collaborazioni scientifiche rivestono un ruolo cruciale nella strategia di posizionamento dell’azienda. L’ultimo accordo che è stato sottoscritto con il Dipartimento di Biologia Ambientale e Alimentare di SAPIENZA – Università di Roma.
R&D attualmente in corso:
Valutazione dell’impiego dell’aceto di kiwi come ingrediente alimentare multifunzionale (nuove soluzioni per il settore dei lievitati da forno e degli snack funzionali/clean label a base di cereali).
Per lo sviluppo di questa produzione e la prototipazione, la startup è selezionata dal bando Pre-Seed (Por Fesr Lazio 2014-2020), destinato a promuovere la creazione di startup innovative e sostenerne le prime fasi di avviamento, per renderle interessanti per il mercato del capitale di rischio e consentire loro di reperire la finanza necessaria per consolidare l’idea di business.
La startup ha poi partecipato a Food Innovation Hub, intervento del Progetto della Regione Lazio “Potenziamento della Rete Spazio Attivo” – “Laboratori di micro innovazione aperta” (Por Fesr Lazio 2014-2020), che le ha consentito di approfondire la prototipazione e le strategie di accesso al mercato di nuove specialità alimentari.