POINT PLASTIC

Riduzione, riuso, riciclo: i tre must dell’azienda di Anagni per fare della Terra un pianeta migliore

Affrontare l’inquinamento ambientale è una delle sfide più importanti per il mondo di oggi.
Ne è convinta Point Plastic, nata nel 2006 con la mission di ridefinire tecnologie e soluzioni nel settore degli imballaggi in PET e in quello industriale sull’utilizzo del materiale, settore in cui l’azienda è riconosciuta internazionalmente come leader per innovazione, sostenibilità e approccio circolare.

Point Plastic ha partecipato attivamente al Programma per la reindustrializzazione e industria 4.0, sostenuto dal POR FESR Lazio 2014-20, aggiudicandosi due contributi nell’ambito dei bandi “KETs- Tecnologie abilitanti” e “Circular economy”.

Con il progetto “Cofco” – cui hanno collaborato la ICAF di Frosinone, produttrice di caffè, e la Cooperativa Ricerca Finalizzata – l’azienda di Anagni ha sviluppato un prototipo di capsula di caffè completamente compostabile, da smaltire tra i rifiuti organici. L’iniziativa anticipa le indicazioni in tema di conservazione ambientale dell’UE che, sui rifiuti in materia plastica, specifica che entro il 2025 non sarà più possibile conferire a discarica questa tipologia di rifiuto.

Il secondo progetto ammesso a contributo, denominato “Materiali e tecnologie per il riciclo di contenitori alimentari”, è stato condotto da Point Plastic con le aziende Med Marine e Mold Engineering Design, con il supporto scientifico dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata.

L’iniziativa definisce una nuova economia circolare per i contenitori alimentari in materiale plastico. Oggi, per la perfetta conservazione dei cibi, i contenitori sigillati sono costituiti da fogli multi-strato e multi-materiale, impossibili da riciclare. Il progetto intende prendere un solo componente del foglio multi-strato (il polietilentereftalato, PET) e conferirgli tutte le proprietà per il packaging completo e riciclabile.

Via Comunale Calzatora, 92
03012 Anagni (FR)

 

www.pointplastic.it

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