Biosensori e tecnologie digitali per la conservazione e valorizzazione dei beni culturali

Le tecnologie digitali per la conservazione e valorizzazione dei beni culturali, dalla geolocalizzazione all’IoT, dalla realtà virtuale/aumentata a software in cloud.
Parte da qui il progetto “Sensi”, promosso dalla Tecno.EL in partenariato con la web agency Araundu e con il supporto scientifico dell’ENEA.

Quasi qurarant’anni di esperienza nel campo dell’elettronica per la diagnostica ambientale e strutturale per la Tecno.EL, azienda capofila del progetto, che ha sviluppato un sistema tecnologico integrato per il monitoraggio del microclima e della qualità dell’aria negli spazi chiusi o aperti dedicati ai beni culturali.

Un intervento per preservare il patrimonio culturale e nel contempo innovare la sua fruizione attraverso strumenti tecnologici interattivi.
Oltre alla mappatura degli inquinanti atmosferici, il sistema effettua un controllo non invasivo sullo stato di degrado dei beni attraverso l’utilizzo di biosensori, che permettono di individuare in tempo reale l’eventuale correlazione diretta tra inquinanti e degrado dei beni.
Il sistema, inoltre, offre supporti per contenuti multimediali e promuove la sicurezza poiché prevede la geo-localizzazione indoor e outdoor dei visitatori attraverso i Beacon.
Questi dispositivi vengono forniti all’ingresso dell’area museale o archeologica e consentono l’identificazione impersonale di soggetti “fuori percorso”, “fermi”, “fuori dal gruppo organizzato” o “all’interno dello spazio dopo la chiusura”.
La geo-localizzazione ha anche funzione strategica di mercato perché permette di valutare il gradimento sui percorsi proposti e su servizi aggiuntivi quali caffetteria e book shop.

Il progetto è stato finanziato nell’ambito del Programma per la reindustrializzazione e industria 4.0, con i fondi POR FESR Lazio 2014-20, Avviso Pubblico “Beni culturali e Turismo”.