Al via Stati generali dell’Industria

Sono iniziati il 22 febbraio a Roma gli Stati Generali dell’Industria, organizzati dalla Regione Lazio. Tre giorni di confronto sulla strategia di reindustrializzazione e di rilancio economico e produttivo del territorio. Migliaia i partecipanti accreditati. Tra i relatori di oggi: De Vincenti, Giannini, Zingaretti e Fabiani. Si tratta di una tappa fondamentale di un processo partecipato iniziato dalla Regione un anno ...

Sono iniziati il 22 febbraio a Roma gli Stati Generali dell’Industria, organizzati dalla Regione Lazio. Tre giorni di confronto sulla strategia di reindustrializzazione e di rilancio economico e produttivo del territorio. Migliaia i partecipanti accreditati. Tra i relatori di oggi: De Vincenti, Giannini, Zingaretti e Fabiani. Si tratta di una tappa fondamentale di un processo partecipato iniziato dalla Regione un anno fa in stretta sinergia con le strategie nazionali ed europee e che ha visto la pubblicazione di un’ampia e innovativa manifestazione di interesse, la Call for Proposal, i cui numeri sono stati illustrati nel corso dell’evento: 173 progetti presentati per 2,3 miliardi di euro di investimenti potenziali. In arrivo poi 150 milioni di euro di fondi europei messi a disposizione dalla Regione per nuovi bandi per la reindustrializzazione del territorio; i primi avvisi pubblici da giugno 2016.

Partono oggi gli Stati Generali dell’Industria, un evento di tre giorni – organizzato dalla Regione Lazio, con il supporto di Lazio Innova – pensato per discutere del futuro produttivo del territorio e degli strumenti con i quali attuare la politica di reindustrializzazione e riposizionamento competitivo delle imprese che la Regione sta portando avanti. Un appuntamento di grande rilevanza – che ha fatto registrare oltre 3.000 partecipanti per le tre giornate – iniziato con un grande incontro pubblico nell’Aula Magna del Dipartimento di Economia, dell’Università di Roma Tre, durante il quale sono intervenuti rappresentanti della Regione, del Governo nazionale, insieme a esponenti del mondo del lavoro, dell’impresa, della ricerca e di istituzioni pubbliche e private. Tra questi: il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, la ministra dell’Istruzione, Università e Ricerca, Stefania Giannini, la responsabile Area Development Finance della Cassa Depositi e Prestiti, Antonella Baldino, l’amministratore delegato del Fondo Italiano di Investimenti, Gabriele Cappellini, l’assessore regionale allo Sviluppo Economico e Attività produttive, Guido Fabiani, l’assessore regionale al Lavoro, Lucia Valente, oltre a docenti e ricercatori della London School of Economics.

Gli Stati Generali dell’Industria costituiscono una tappa chiave del percorso partecipato di costruzione di una nuova politica industriale regionale, il programma di reindustrializzazione che la Regione sta portando avanti in stretta sinergia con le strategie nazionali ed europee. Un programma finalizzato a favorire il rilancio della competitività e il riposizionamento competitivo delle imprese e a promuovere un nuovo modello industriale costruito su: reti di impresa, trasferimento del sapere dai centri di ricerca alle imprese, radicamento sul territorio, posizionamento internazionale delle produzioni, valorizzazione della creatività e sostenibilità ambientale. Un nuovo modello che sia basato su una sempre maggiore integrazione tra industria, servizi e innovazione tecnologica e che sia inoltre in grado di valorizzare la qualità e la competenza della forza lavoro presente nel territorio del Lazio.

 

 

Questo programma di Reindustrializzazione segna una netta discontinuità con il passato in quanto vuole realizzare un’efficace integrazione con le politiche europee e nazionali, intende conseguire finalmente una forte interazione tra i fondi europei (tramite l’utilizzo coordinato di Fesr, Psr e Fse) ed è il frutto di un grande sforzo di condivisione con tutti gli attori del territorio. Un lavoro che ha avuto uno dei suoi snodi fondamentali nella Call for Proposal, lanciata la scorsa estate e rivolta a Pmi, grandi imprese, organismi di ricerca, enti locali, associazioni e rappresentanze sindacali perché presentassero progetti di riposizionamento competitivo territoriale e settoriale. Un esercizio di programmazione partecipata “bottom up”, in grado di contribuire a definire le settorialità, le finalità e le tecnicalità migliori per incentivare l’innovazione del sistema produttivo, attraverso i primi bandi di prossima pubblicazione entro l’estate.

La Call for Proposal ha avuto una risposta molto positiva illustrata durante la mattinata: più di mille soggetti hanno presentato in partenariato tra loro 173 proposte che possono sviluppare oltre 2,3 miliardi di euro di potenziali investimenti in 12 macro-settori economici. Sono state poi presentati i prossimi interventi regionali in materia, primi tra tutti i bandi per le imprese che verranno elaborati proprio in funzione delle proposte ricevute e per i quali la Regione metterà a disposizione, a partire dall’estate 2016, 150 milioni di euro di fondi europei Por-Fesr 2014-2020 (oltre il doppio dei 70 originariamente previsti, proprio grazie a una risposta alla Call di molto superiore alle attese). Una misura alla quale se ne aggiungeranno altre specificamente dedicate; queste, in sintesi: 100 milioni per la crescita dimensionale delle imprese; 3 milioni per valorizzazione dei siti industriali dismessi; 28 milioni per le Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate (Apea) e le infrastrutture per le aree produttive; 30 milioni per l’Internazionalizzazione del sistema produttivo; 20 milioni per la nascita di imprese innovative e il sostegno alla trasformazione delle idee creative in progetti d’impresa (pre-seed); 7,5 milioni per l’indotto FCA e per l’indotto Alitalia. Proseguiranno, inoltre, le politiche di raccordo e collaborazione con il Governo, in parte già in fase avanzata, in parte in cantiere (contratti di sviluppo, accordi di programma di Rieti e Frosinone-Anagni, programma multiregionale nell’ambito della Space Economy, Zone Economiche Speciali).

Gli Stati Generali dell’Industria continueranno martedì 23 e mercoledì 24 febbraio con 12 Focus Group, convocati sulla base di una prima riorganizzazione delle proposte ricevute con la Call for Proposal in altrettanti macro-settori industriali: Aerospazio e sicurezza; Agrifood; Audiovisivo, industrie creative, editoria; Automotive; Circular economy ed energia; Edilizia sostenibile; Economia del Mare; Ict ed elettronica; Moda, design, arredo; Scienze della vita e farmaceutico; Trasporti e logistica; Turismo e beni culturali. I gruppi, sulla base di quanto evidenziato dalla call per i settori specifici, analizzeranno le prospettive e le esigenze innovative dell’industria laziale al fine di precisare le linee guida su cui costruire i bandi per le imprese.

L’assessore regionale allo Sviluppo Economico e Attività produttive  Guido Fabiani ha dichiarato: “Oggi nella dimensione globale si sta vivendo un processo che porta a un mutamento totale del modello industriale, con il superamento della vecchia manifattura verso l‘Industria 4.0’, basata sul collegamento tra secondario e terziario e calibrata sulla diffusione della conoscenza e sui settori innovativi e ad alto valore aggiunto. L’innovazione intesa nel senso più ampio troverà progressivamente nuovo spazio applicativo all’interno dei processi operativi, aumenterà l’interconnessione e la cooperazione tra capitale, lavoro, ambiente, risorse naturali, e includerà cultura e scienza, design, sostenibilità, sicurezza, efficienza energetica, relazioni industriali, comunicazione, marketing, governance. Noi intendiamo orientare in questa direzione la rotta strategica dello sviluppo del Lazio per i prossimi anni: un modello produttivo, in grado di valorizzare la qualità e la competenza della forza lavoro presente nel nostro territorio e dare ai giovani nuove opportunità con nuovi lavori.”

Stati Generali dell'Industria

“Un anno fa, presentando la nostra idea di reindustrializzazione, ossia una politica industriale intelligente, sostenibile e inclusiva, abbiamo detto di voler costruire con gli stakeholder del territorio un percorso in grado di stimolare proposte bottom-up e processi di aggregazione atti a favorire il riposizionamento competitivo del sistema produttivo, condividendo le scelte con imprese, parti sociali, associazioni, investitori, esperti e ricercatori e rendendo il Lazio un interlocutore a livello nazionale ed europeo. Non lo abbiamo solo detto, lo abbiamo fatto.”

“Da questo lavoro è nata la Call for Proposal dell’estate scorsa – ha continuato Fabiani – che ha avuto un forte ritorno dal territorio: più di mille soggetti hanno presentato in partenariato tra loro 173 proposte progettuali, raggruppate in 12 macro settori economici, che intendono sviluppare potenziali investimenti per oltre 2,3 miliardi di euro. Sono proposte che hanno molti caratteri comuni: l’interazione con i produttori di conoscenza, legami di filiera, attenzione per la formazione e l’aggiornamento delle competenze, per l’adozione delle tecnologie più innovative, per la circular economy e la sostenibilità ambientale.”

“I progetti arrivati sono alla base del confronto che porteremo avanti il 23 e il 24 prossimi nei 12 tavoli previsti per arrivare con l’estate alla pubblicazione dei primi bandi verticali per le imprese. La dotazione complessiva, dagli iniziali 70 milioni di euro è stata accresciuta fino a 150 milioni”, ha concluso Fabiani.

Presentazioni del 22 febbraio 2016

Slide – Crescenzi- Iammarino – Roma

Slide Fabiani

Slide Rodriguez- Pose

Lazio: il tempo dello sviluppo e del lavoro from RegioneLazio