FabSpace2.0: intervista alla startup Neptune

L'impresa ha sviluppato una soluzione per la ricerca e la prelocalizzazione di perdite idriche acquedottistiche tramite l’analisi di immagini satellitari
FabSpace2.0: intervista alla startup Neptune

Esiste un modo innovativo per monitorare le perdite idriche degli acquedotti, senza essere costretti a controllare metro per metro le condutture, oppure ad aspettare che l’acqua affiori in superfice allagando tutto ciò che è intorno? C’è una impresa italiana che qualche anno fa ha pensato ad un nuovo metodo sfruttando i dati satellitari. L’idea è nata grazie all’intuizione di Riccardo Marchetto cofondatore e amministratore di una delle eccellenze italiane, la startup Neptune Srl.

“Nel 2010 mi sono iscritto ad un master organizzato dalla SIOI e dall’Agenzia Spaziale Europea – ci racconta Riccardo – dove ho incontrato un professore esperto di telerilevamento. Spesso mi soffermavo a parlare con lui dopo le ore di lezione. Un giorno, nel corso di una delle nostre abituali chiacchierate, ho appreso un dato sorprendente, quello relativo alla capacità di penetrazione nel terreno da parte di alcune determinate tipologie di satelliti. Io provenivo dal mondo del telecontrollo integrato per i gestori idrici per cui conoscevo bene il problema della scarsità idrica e delle perdite che in alcuni casi raggiungono punte del 50%. Ricordo che è stato proprio in quel preciso istante che ho iniziato a ragionare su come risolvere questo problema. E’ stata quasi una lampadina che si è accesa”.

Riccardo decide allora di partecipare ad un contest, il “Copernicus Master”, presentando una analisi basata sul tema della rilevazione delle perdite d’acqua tramite dati satellitari. Non vince ma ottiene un tale consenso che inizia a guardarsi intorno alla ricerca di qualcuno che potesse aiutarlo nello sviluppo della sua idea imprenditoriale.

“Gli inizi sono stati difficili. L’idea piaceva ma dal punto di vista tecnico era difficile da realizzare – prosegue Riccardo – I dati satellitari non erano free ed era difficile ottenere immagini soddisfacenti. Fino a quando scopro il programma di incubazione ESA BIC Lazio ed entro in contatto con BIC Lazio nello Spazio Attivo ITech Roma Tecnopolo”.

Ad agosto 2014 Riccardo avvia il percorso di incubazione e nel novembre 2014 è già pronto ad avviare la sua startup. “Durante il periodo di incubazione continuo a sviluppare il mio progetto imprenditoriale e nello stesso tempo inizio a cercare clienti. In quel periodo la tecnica utilizzata per rilevare perdite idriche negli acquedotti era solo quella acustica. Una modalità poco efficiente: i tecnici erano costretti a monitorare a piedi chilometri e chilometri di acquedotto alla ricerca di una perdita, per un massimo di 5-6 km nell’arco di una intera gionrata. Io proponevo invece qualcosa di innovativo, di nuovo, che permetteva di risparmiare tempo e denaro. L’analisi non veniva più effettuata “sul campo” ma ero io ad indicare con precisione dove andare a controllare la perdita, avendo rilevato il dato grazie al satellite e alla successiva analisi dell’immagine”.

“Ero convinto di essere il solo in tutto il mondo a proporre questa innovazione tecnologica. Per me era un vanto. Ero talmente sicuro della mia idea che arrivo al punto di proporre ai miei potenziali clienti di pagarmi a risultati ottenuti”.

Ad un certo punto la svolta…. Riccardo scopre di non essere il solo ad avere avuto questa idea imprenditoriale…. Esiste una azienda israeliana con un business model identico…

“All’inizio ne rimango sconvolto – ci confessa Riccardo – Decido di lasciare perdere tutto a causa dello “smacco” ricevuto…ma poi capisco che questo poteva rappresentare un vantaggio da un punto di vista commerciale: non ero il solo visionario!. C’era qualcuno che stava seguendo la mia stessa strada e che aveva iniziato a riscuotere successo, anche se in un’altra parte del mondo!”.

Arrivano i primi clienti importanti: IREN, CADF, ACQUA LATINA, HERA, ecc.

Il fatturato di Neptune quintuplica nel giro di due anni…insieme al suo socio, Giuseppe Michelini, assume dipendenti e collaboratori, fino ad arrivare alle attuali 8 persone che compongono lo staff.

“A proposito – continua Riccardo – sai come ho conosciuto il mio socio? Ai tempi del mio primo master lui è stato il mio punto di riferimento e colui il quale mi ha aiutato anche da un punto di vista logistico visto che ero di Rovigo e studiavo a Roma e quindi un aiuto come il suo è stato fondamentale. Terminato il master sono rimasto in contatto con lui, siamo diventati come fratelli ed ora gestiamo insieme Neptune. Giuseppe cura la parte amministrativa e finanziaria, mentre io mi occupo della parte tecnico-scientifica. Pensa che quando è nata questa idea non avevamo nemmeno in mente un nome ed era difficile trovare un acronimo. Poi un giorno, tornavo da Latina dal compleanno di Giuseppe, era il 2 giugno e sulla Pontina, scorgo il cartello per l’uscita di Nettuno…. Nettuno Nettuno, in inglese Neptune, suonerebbe anche bene.. “Ne ne net network”, “p p p project”, “tune tune to”, mancano “u” “n” “e”, “To UNcover”, dai manca poco “e e estese”, in inglese “extended” e poi abbiamo aggiunto water leaks sat. ‘Pronto Giuseppe, ho trovato il nome! Neptune, Satellite NETwork Project To UNcover Extended water leaks’. Non ho mai capito se quel silenzio al telefono sia stato dovuto al fatto che l’avevo impressionato e colto di sorpresa o se il nome non gli piaceva.

Sono tante le iniziative di Neptune. Per venire incontro alle esigenze pratiche e quotidiane dei suoi clienti, ha da poco sviluppato una applicazione per Android (per smartphone e tablet), nella quale è possibile consultare con pochi clic una mappa che riporta con precisione le perdite idriche, segnalate con una diversa colorazione in funzione alle dimensioni della perdita stessa.

“Sono fiero di appartenere alla grande famiglia ESA BIC Lazio, che mi ha supportato fin dall’inizio nello sviluppo della mia idea imprenditoriale ed in ogni situazione, non solo nell’Incubatore ma anche durante le “Summer School ESA” che ho frequentato a Frascati e Bucarest, così come sono felice dei premi e dei riconoscimenti che ho ottenuto durante questi anni: il primo premio relativo al “Progetto Innovazione Assocamere Estero”, che mi ha dato la possibilità di recarmi in Spagna, per proporre la mia idea imprenditoriale; ed il primo premio “Gaetano Marzotto, sezione Unindustria”.

L’incontro con Riccardo sta terminando, ma ho una ultima domanda da porgli.

“Mi chiedi quali obiettivi abbia per il futuro? Avere successo non solo nel campo della rilevazione delle perdite idriche ma anche in altri settori. Abbiamo sviluppato una App per l’agricoltura di precisione che si chiama “Il mio raccolto.it” con la quale elaboriamo dati via satellite per fornire agli agricoltori indicazioni utili su dove intensificare e dove risparmiare irrigazione e fertilizzanti ottimizzando così la gestione agricola, piuttosto che informazioni per prevenire la diffusione delle malattie nelle piante. I sogni e le sfide sarebbero tante… da quella di mappare il territorio per aiutare gli enti pubblici nella gestione dei rifiuti grazie ai dati satellitari., a quella di controllare la stabilità di edifici, monumenti e campanili, sino a quella di rilevare modifiche del territorio per la previsione dei terremoti. Quale pensi che possa essere utile?”

 

NEPTUNE

Neptune Srl è una startup innovativa che ha sviluppato una soluzione per la ricerca e la prelocalizzazione di perdite idriche acquedottistiche tramite l’analisi di immagini satellitari. Neptune analizza il territorio creando una mappa delle perdite rilevate da satellite tramite remote sensing. La mappa fornita al cliente, consultabile anche con un semplice smartphone, riporta le perdite idriche con una colorazione in funzione delle dimensioni della perdita stessa. Tale tecnologia è applicabile anche alla reti di teleriscaldamento ed ai consorzi di bonifica.

Space Connetion

Tale tecnologia è resa possibile dello studio dell’umidità del terreno (soil moisture) rilevata da immagini satellitari, che analizzata nelle vicinanze delle reti consente di identificare le zone più umide e quindi con maggiore probabilità di perdita rispetto ad altre.

Contatti

Riccardo Marchetto

info@NeptuneWaterLeaks.com

www.NeptuneWaterLeaks.com