Un dispositivo per capire meglio la storia e la geologia di Marte attraverso la datazione dei sedimenti fluviali ed eolici

Un dispositivo originale e innovativo per produrre dati utili allo studio del pianeta Marte.
Si chiama Lumino e l’ha ideato Alma Sistemi, specializzata in alta consulenza nei settori aerospazio e difesa.
Il dispositivo è in grado di datare i sedimenti marziani (fluviali ed eolici in primis) fornendo informazioni per una più dettagliata comprensione della storia geologica del Pianeta rosso. I risultati scientifici del progetto, sviluppato nell’arco di 18 mesi e per obiettivi intermedi, vanno ad integrare i dati già raccolti in precedenti missioni.
L’azienda di Guidonia fornisce un contributo scientifico importante nell’ambito della ricerca geologica, potenzia la collaborazione tra ricercatori e ingegneri, stimolando la divulgazione e sensibilizzazione sull’esplorazione spaziale e la trasmissione del know-how acquisito. Tra gli obiettivi che qualificano il progetto – condotto con l’IRSPS (International Research School of Planetary Science) e finanziato nell’ambito del Programma per la reindustrializzazione e industria 4.0, con i fondi POR FESR Lazio 2014-20, Avviso Pubblico “Aerospazio e Sicurezza” – anche l’individuazione di siti per la raccolta di terreni campione che assomiglino al suolo marziano.

Inoltre, grazie al contributo del bando “KET’s – Tecnologie abilitanti”, dello stesso Programma POR FESR Lazio, l’azienda ha sviluppato un altro progetto nel settore delle tecnologie aerospaziali dal titolo “M2P”, in partnership con il Dipartimento di Ingegneria dell’Università Roma Tre.

L’iniziativa, nel campo ancora poco esplorato dei meta-materiali, riguarda la creazione di antenne di telecomunicazione e navigazione utilizzando materiali ibridi avanzati, con capacità di riconfigurabilità, potenzialità antijamming and antispoofing e con caratteristiche di peso, dimensioni e consumi sempre più sofisticate.