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ETRU – Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia

ETRU Museo Nazionale Etrusco è ospitato in due spettacolari ville rinascimentali, immerse nel verde e ricche di spazi aperti: templi della cultura, ma anche luoghi di pace nei quali si respira la magnificenza di uno dei periodi più felici della storia e dell’architettura italiana: Villa Giulia e Villa Poniatowski.

Villa Giulia venne trasformata in un museo sulla base di un ambizioso e avveniristico programma di esplorazioni archeologiche e di un innovativo progetto museografico per impulso di Felice Barnabei, archeologo e politico italiano. Il progetto intendeva dotare la città di Roma di un “Museo Nazionale che sia uno dei principali centri della cultura storica ed artistica”, articolato in una sezione destinata alle “antichità urbane” (coincidente oggi con una delle sedi dell’attuale “Museo Nazionale Romano”, presso le Terme di Diocleziano) e una incentrata sulle “antichità extraurbane”. 

Nel corso del ‘900, dopo una iniziale autonomia, il Museo divenne la sede centrale della Soprintendenza archeologica destinata alla tutela del Lazio settentrionale, coincidente con l’area occupata da alcune delle più importanti città etrusche: Veio, Cerveteri, Tarquinia e Vulci.

Per queste ragioni Villa Giulia, arricchitasi nel frattempo anche della vicina Villa Poniatowski (la residenza ottocentesca dell’ultimo discendente dei Re di Polonia), è divenuta il più importante museo etrusco al mondo, potendo vantare nelle sue raccolte alcuni tra i più celebri capolavori di questa civiltà, per un totale di oltre 6000 oggetti distribuiti in 50 sale, su di una superficie espositiva di oltre 3000 mq.

Per la sua straordinaria storia e importanza culturale, nel 2016 [Decreto Ministeriale n. 44 del 23 Gennaio 2016], il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia è stato inserito tra i 32 istituti di “rilevante interesse nazionale” dotati di autonomia scientifica e amministrativa, dando inizio a una nuova pagina della sua storia plurisecolare.