Il contratto di vendita in Brasile

Negli ultimi mesi del 2012 il parlamento brasiliano ha approvato un disegno di legge che prevede l'adesione alla Convenzione delle Nazioni Unite sui contratti di compravendita internazionale di merci conclusa a Vienna l'11 aprile del 1980.   Sebbene la legge sia ancora in attesa di ratifica da parte del Presidente della Repubblica, è opportuno evidenziare l'importanza dell'iniziativa poiché l'adozione della Convenzione determinerebbe un significativo cambiamento nell'ambito del panorama normativo interno in tema di vendita internazionale.   Fino ad oggi il Brasile ha infatti sempre mantenuto un atteggiamento di favore con riguardo alla propria disciplina nazionale in materia di compravendita di beni mobili (ricompresa nel codice civile come modificato con la riforma del 11 gennaio 2003) tanto che la stessa, se possibile, viene tendenzialmente applicata anche per dirimere controversie insorte tra soggetti appartenenti a Stati diversi.   Con l'auspicata adesione alla Convenzione, invece, se si considera che l'Italia è stata uno dei primi paesi firmatari, i produttori italiani che esportano prodotti in Brasile potranno fare affidamento su una disciplina uniforme e, in caso di controversia, pervenire a una più agevole composizione del conflitto.   Per approfondire: http://www.newsmercati.it/

Negli ultimi mesi del 2012 il parlamento brasiliano ha approvato un disegno di legge che prevede l’adesione alla Convenzione delle Nazioni Unite sui contratti di compravendita internazionale di merci conclusa a Vienna l’11 aprile del 1980.

 

Sebbene la legge sia ancora in attesa di ratifica da parte del Presidente della Repubblica, è opportuno evidenziare l’importanza dell’iniziativa poiché l’adozione della Convenzione determinerebbe un significativo cambiamento nell’ambito del panorama normativo interno in tema di vendita internazionale.

 

Fino ad oggi il Brasile ha infatti sempre mantenuto un atteggiamento di favore con riguardo alla propria disciplina nazionale in materia di compravendita di beni mobili (ricompresa nel codice civile come modificato con la riforma del 11 gennaio 2003) tanto che la stessa, se possibile, viene tendenzialmente applicata anche per dirimere controversie insorte tra soggetti appartenenti a Stati diversi.

 

Con l’auspicata adesione alla Convenzione, invece, se si considera che l’Italia è stata uno dei primi paesi firmatari, i produttori italiani che esportano prodotti in Brasile potranno fare affidamento su una disciplina uniforme e, in caso di controversia, pervenire a una più agevole composizione del conflitto.

 

Per approfondire: http://www.newsmercati.it/