La risoluzione n. 19 del 25 marzo 2013 dell'Agenzia delle Entrate conferma l'obbligo per l'operatore nazionale di provare l'avvenuta cessione intracomunitaria a giustificazione del mancato addebito dell'IVA in fattura, e fornisce delucidazioni in merito alla relativa documentazione da conservare a supporto.
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News
Sulla base del Regolamento n. 1257/12 che il Parlamento europeo ha approvato l'11 dicembre 2012 (attuazione di una cooperazione rafforzata nel settore dell'istituzione di una tutela brevettuale rafforzata) a partire dal 1° gennaio 2014 - secondo le stime più ottimistiche - diventerà operativo il brevetto europeo con effetto unitario in 25 stati UE: Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Estonia, Irlanda, Grecia, Francia, Cipro, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Ungheria, Malta, Paesi Bassi, Austria, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Slovacchia, Finlandia, Svezia e Regno Unito. L'Italia non è, ad oggi, parte di questo accordo.
Il brevetto unitario rappresenta l'approdo di un lungo e articolato dibattito che ha interessato le istituzioni comunitarie e i singoli Stati. L'obiettivo del legislatore comunitario è stimolare la crescita degli investimenti nelle attività di ricerca e sviluppo, garantendo l'accesso a un sistema di tutela della proprietà industriale facilmente accessibile e più coerente e uniforme nella tutela giurisdizionale.
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Partirà con l’incontro di Viterbo “Focus Agroalimentare Canada: certificazioni per l’esportazione, strumenti operativi e normativi” (15 aprile) il sesto ciclo di seminari IntFormatevi, un percorso formativo gratuito indirizzato alle PMI del Lazio impegnate in progetti di internazionalizzazione, che nelle precedenti edizioni ha coinvolto oltre 1.600 imprenditori e realizzato 48 appuntamenti.
Ha preso avvio la seconda fase del Progetto Aerospazio e Difesa, iniziativa di internazionalizzazione che negli scorsi mesi ha coinvolto un gruppo di aziende della filiera dell’Aerospazio in attività di consulenza finalizzata a mappare le rispettive competenze/prodotti, e ad affiancare le imprese durante la loro partecipazione alla Fiera Aeromart Toulouse 2012.
Nel corso del Forum "La Cina arreda italiano" (Milano, 6 marzo 2013) i relatori hanno presentato dati aggiornati sul mercato cinese e offerto spunti di riflessione interessanti.
La Cina non rappresenta una novità per l'arredo made in Italy: alcuni pionieri lavorano in questo paese già da diversi anni, seppur con risultati ancora al di sotto delle aspettative, considerando le enormi potenzialità. A livello assoluto il mercato cinese rappresenta infatti solamente il 13esimo mercato per il macrosistema Arredamento italiano, ancora lontano da paesi quali Francia e Germania ma anche Stati Uniti e Russia.
Secondo i dati forniti nel corso del convegno organizzato da ICE - Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, FederlegnoArredo e Promos, il prodotto italiano gode di ottima fama, ed è associato a uno stile classico: tra gli acquirenti cinesi di mobili stranieri l'Italia è infatti la prima scelta (29%), seguono Germania (25%), Giappone (17%), Spagna e USA (14%).
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Negli ultimi mesi del 2012 il parlamento brasiliano ha approvato un disegno di legge che prevede l'adesione alla Convenzione delle Nazioni Unite sui contratti di compravendita internazionale di merci conclusa a Vienna l'11 aprile del 1980.
Sebbene la legge sia ancora in attesa di ratifica da parte del Presidente della Repubblica, è opportuno evidenziare l'importanza dell'iniziativa poiché l'adozione della Convenzione determinerebbe un significativo cambiamento nell'ambito del panorama normativo interno in tema di vendita internazionale.
Fino ad oggi il Brasile ha infatti sempre mantenuto un atteggiamento di favore con riguardo alla propria disciplina nazionale in materia di compravendita di beni mobili (ricompresa nel codice civile come modificato con la riforma del 11 gennaio 2003) tanto che la stessa, se possibile, viene tendenzialmente applicata anche per dirimere controversie insorte tra soggetti appartenenti a Stati diversi.
Con l'auspicata adesione alla Convenzione, invece, se si considera che l'Italia è stata uno dei primi paesi firmatari, i produttori italiani che esportano prodotti in Brasile potranno fare affidamento su una disciplina uniforme e, in caso di controversia, pervenire a una più agevole composizione del conflitto.
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Un Paese con 115 milioni di consumatori in piena crescita, con un'industria alimentare di rilevanza mondiale: il Messico rappresenta oggi uno dei mercati di sbocco più interessanti per l'industria italiana del packaging alimentare.
E i dati riportati in un recentissimo rapporto di ICE - Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane lo confermano. La produzione annua dell'industria del confezionamento e imbottigliamento è di 10 milioni di tonnellate anno con un fatturato superiore a 11 miliardi e le importazioni di macchinari destinate a questa attività ammontano a 500 milioni all'anno.
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Alcune recenti modifiche della Legge sull'Agenzia hanno riconosciuto al preponente che opera negli Emirati Arabi Uniti il diritto di chiedere all'agente locale il risarcimento dei danni in caso di inadempimento dei suoi obblighi contrattuali.
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Il Giappone, dopo i terribili eventi di Fukushima, ha deciso di incrementare il ricorso alle
fonti di energia rinnovabili che oggi coprono solo l'1% del fabbisogno. La Legge
sull'acquisto dell'energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, entrata in vigore il 1° luglio
2012, apre nuove opportunità per le aziende italiane del settore.
La Legge sull'acquisto dell'energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili (L. 108 del 30
agosto 2011 conosciuta anche come Feed in Tariff Act, di seguito FiT Act) costituisce la
principale normativa implementata per sviluppare sensibilmente il settore delle fonti
rinnovabili.
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