Smart Working, al via progetto a Roma

Grazie all’investimento in Rome Innovation Hub, start-up nata dall’alleanza pubblico-privata tra Copernico, la piattaforma che innova la tradizionale visione dello spazio di lavoro, Lazio Innova, attraverso il fondo della Regione Lazio dedicato al venture capital e Nicolò Marzotto, esponente di spicco della famiglia Marzotto, da sempre impegnata a favore dell’innovazione con il “premio Gaetano Marzotto”, la capitale potrà vantare oltre ...

Grazie all’investimento in Rome Innovation Hub, start-up nata dall’alleanza pubblico-privata tra Copernico, la piattaforma che innova la tradizionale visione dello spazio di lavoro, Lazio Innova, attraverso il fondo della Regione Lazio dedicato al venture capital e Nicolò Marzotto, esponente di spicco della famiglia Marzotto, da sempre impegnata a favore dell’innovazione con il “premio Gaetano Marzotto”, la capitale potrà vantare oltre 50.000 mq di luoghi dedicati allo smart working con l’obiettivo di replicare e continuare a sviluppare spazi innovativi in grado di rispondere ai cambiamenti di scenario socio-economico in atto. Si sta sviluppando infatti un vero e proprio rinascimento del lavoro in cui le parole chiave sono flessibilità, funzionalità e networking. Secondo l’Harvard Business Review gli spazi dedicati allo smart working stanno nascendo e si stanno sviluppando in tutto il mondo con percentuali di crescita intorno al 250% anno su anno.

Infatti Copernico, dopo il recente sviluppo a Milano e Torino, aprirà anche a Roma nei punti strategici della città 5 hub dedicati all’accelerazione del business, a stimolare la creazione di valore e la crescita delle persone e delle organizzazioni, attraverso la condivisione di ambienti, conoscenza e relazioni. Un progetto ambizioso, reso possibile anche grazie all’investimento di risorse – circa 2,5 milioni di Euro – da parte dell’imprenditore Nicolò Marzotto e di Lazio innova, punto di riferimento e partner delle iniziative imprenditoriali innovative regionali, insieme ad altri co-investitori privati.

Al vaglio al momento diversi edifici, ad oggi inutilizzati, che si trovano in zone strategiche della città. Edifici che una volta opportunamente ristrutturati, ospiteranno uffici arredati per professionisti, piccoli imprenditori o multinazionali, spazi di co-working, sale meeting, spazi eventi, oltre ad aree più social composte da club e da café. Gli spazi di lavoro saranno disegnati per rispondere alle esigenze dei worksumer, i lavoratori 3.0 sempre più dinamici e alla ricerca di ambienti di lavoro, informali e flessibili, che favoriscono la produttività e il bilanciamento tra vita privata e professionale. Se da un lato il più ampio progetto di Copernico si inserisce nel dibatto contemporaneo della ricerca di spazi adeguati per i lavoratori moderni – non solo per startupper ma anche per quelli più “maturi” – dall’altro si posiziona controcorrente rispetto alla tendenza di spostare i luoghi di lavoro dalla città alle periferie. La scelta di Copernico di individuare edifici in zone urbane e strategiche permette di ripopolare di lavoratori aree che avevano “perso” questo tipo di utenza, dando anche un boost agli esercizi commerciali circostanti e portando un nuovo valore alla zona.

Lo sbarco a Roma di Copernico è per noi una tappa fondamentale del percorso di sviluppo e arricchimento del network nazionale ed internazionale dei servizi di smart working”, sottolinea Pietro Martani, AD di Copernico Holding,consideriamo la partnership con Lazio Innova e Nicolò Marzotto particolarmente qualificante, poiché consentirà di creare anche nella capitale quelle fertili contaminazioni e sinergie tra stakeholders pubblici e privati che permetteranno di amplificare gli elementi relazionali e culturali  tipici dello spirito di Copernico”.

L’operazione appena conclusa con il gruppo Copernico è un’ulteriore dimostrazione del ruolo che può essere svolto dai fondi di venture capital nel favorire e indirizzare modelli di business innovativi – ha dichiarato Andrea Ciampalini, direttore generale di Lazio Innova. Questo investimento insieme ad altri in fase finale di perfezionamento permettono alla Regione Lazio di raggiungere pienamente l’obiettivo di spesa delle risorse dedicate al venture capital nella programmazione comunitaria 2007-2013.”

Considero strategica per la Città e la Regione l’apertura di Copernico a Roma, che consentirà di mettere a disposizione del tessuto imprenditoriale e produttivo laziale la formula originale dello smart working, particolarmente efficace nel favorire punti di incontro dei diversi attori dell’ecosistema dell’innovazione” – ha dichiarato Nicolò Marzotto – “la scelta di investire nel progetto Copernico Roma è coerente con la tradizionale propensione della mia famiglia all’innovazione e alla valorizzazione degli elementi culturali e sociali dello sviluppo economico”.

E’ ormai consolidato che lo smart working anche in Italia non è più un’utopia né una nicchia, ma una realtà rilevante e in crescita in grado di offrire una ventata di innovazione e flessibilità. L’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano racconta come la diffusione dei progetti di smart working nelle grandi imprese è passata dal 17% del 2015 al 30% attuale. E’ così che i lavoratori «smart» in Italia sono 250mila, in crescita del 40% rispetto al 2013. Copernico Roma, si inserisce in questo contesto e nasce dopo il successo delle strutture Copernico Milano Centrale – il più grande business centre in Europa, Clubhouse Brera, un membership club che ha sede a Milano all’interno dell’ex Teatro delle Erbe, Blend Tower, Science14 a Brussels. Nei prossimi mesi è prevista l’inaugurazione di Copernico Tortona sempre a Milano, mentre nella tarda primavera è previsto il via di Copernico Torino, nella storica sede della L’Oreal e nuove aperture in target a Bologna, Napoli, Cagliari, Firenze, Verona, Brescia, Padova e Venezia.