Una piattaforma hi-tech isolante e innovativa studiata ad hoc per proteggere dalle vibrazioni provocate dal traffico su rotaia e su gomma, ma anche dalle eventuali scosse di terremoto, il “Sarcofago degli Sposi”, capolavoro dell’arte etrusca conosciuto in tutto il mondo e custodito nel Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma.
A realizzarla e installarla un team di ricercatori di Sapienza Università di Roma (coordinatore), ENEA, l’azienda Somma e il Servizio Conservazione del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, nell’ambito del progetto di ricerca MONALISA (MONitoraggio Attivo e Isolamento da vibrazioni e Sismi di oggetti d’Arte), finanziato dalla Regione Lazio e dal Ministero dell’Università e Ricerca e al quale partecipa anche l’Università Roma Tre.
Grazie alle infrastrutture e alle tecnologie messe in campo – tra cui moto magnificato, sensori hi-tech, tavole vibranti, banchi di prova di meccanica, modelli matematici e risorse di calcolo – il progetto ha consentito di studiare diversi aspetti innovativi finalizzati alla conservazione dell’opera.