Liberazione, Regione Lazio con le scuole per progetto su Storia e Memoria

Un incontro con gli studenti per integrare l'offerta formativa e stimolare approfondimenti e dibattiti sulla Liberazione, all'interno del programma "Giorni di Storia" che celebra protagonisti e luoghi della costruzione e ricostruzione dell’identità nazionale
Liberazione, Regione Lazio con le scuole per progetto su Storia e Memoria

“Liberi tutti” è il titolo dell’iniziativa che oggi la Regione ha organizzato con tutte le ultime classi delle scuole superiori del Lazio per celebrare il 25 aprile.

L’evento, trasmesso in diretta sulla pagina Facebook della Regione Lazio, è stato ospitato dall’ITIS Galileo Galilei di Roma e realizzato grazie al supporto di Lazio Innova.

Nel corso della mattinata sono intervenuti l’assessore regionale alla Scuola e Formazione, Claudio Di Berardino, il docente di storia contemporanea, Umberto GentiloniAugusto Cherchi del Digital Humanities Lab.

Cuore dell’evento la proiezione di un video documentario sulla festa della Liberazione realizzato dalla Regione e dedicato agli studenti per integrare l’offerta formativa e stimolare approfondimenti e dibattiti.

L’iniziativa fa parte del ciclo di incontri dal titolo “Giorni di Storia, quando le date non sono nozioni, ma occasioni per raccontare le vite di donne e uomini”, organizzato dall’assessorato alla Scuola e Formazione  e che celebra protagonisti e luoghi della costruzione e ricostruzione dell’identità nazionale – dall’Unità d’Italia alla Liberazione, dalla nascita della Repubblica agli anni dello stragismo – e della storia europea e mondiale, dal primo conflitto mondiale ai primi passi del progetto di unificazione europea, alla caduta del muro di Berlino. Tutti i video documentari sono raccolti nella pagina memoria.lazio.it.

Per l’assessore alla Scuola e Formazione della Regione Lazio, Claudio Di Berardino “L’incontro è stato importante e significativo. La difesa della memoria, il contrasto all’oblio e all’indifferenza sono temi su cui siamo in prima linea, promuovendo la consapevolezza delle nostre radici e il passaggio di testimone alle nuove generazioni, ai nostri cittadini di domani. Una comunità più consapevole è una comunità più forte, più libera e che sa affrontare meglio i periodi di difficoltà”.