Pronto Cassa, accordo Regione-CDP per 375 milioni di euro alle imprese

L’accordo è una boccata d’ossigeno fondamentale per migliaia di micro, piccole e medie imprese e professionisti del Lazio
Sede Regione Lazio - Immagine decorativa

Presentato oggi in conferenza stampa l’accordo tra Regione Lazio e Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) che consentirà di finanziare tutte le 42.000 domande di finanziamento ricevute nell’ambito del bando Pronto Cassa-Fare Lazio, che concede prestiti a tasso zero da 10.000 euro a Pmi e partite Iva del Lazio in difficoltà a seguito dell’emergenza coronavirus. Grazie all’intesa si è riusciti ad aumentare da 51,6 a 375 milioni di euro le risorse a disposizione.

“Ringrazio cassa depositi e prestiti per questa sperimentazione in un momento di emergenza nazionale. È un’operazione imponente – ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, nel corso della conferenza stampa tenuta oggi assieme al vicepresidente, Daniele Leodori, all’assessora alla Programmazione Economica, Bilancio, Demanio e Patrimonio, Alessandra Sartore, e all’assessore allo Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, Ricerca, Start-up e Innovazione Attività, Paolo Orneli – siamo la prima Regione italiana che vara una misura di questo tipo perché non vogliamo lasciare solo nessuno, visto l’incredibile numero di domande che sono arrivate”, ha continuato Zingaretti che ha poi voluto “ringraziare gli imprenditori, gli artigiani e gli esercenti che stanno alzando le saracinesche, dimostrando coraggio e passione in una situazione che resta difficile. A loro deve arrivare il segnale che non devono sentirsi soli e non lo sono.”

“Si tratta di un accordo storico – ha aggiunto l’assessore Orneli – il primo del suo genere in Italia, che ci permetterà di finanziare tutte le 42.000 domande già ricevute da Artigiancassa e Lazio Innova. Ora, come ha ribadito anche il presidente Zingaretti, bisogna accelerare per far arrivare le risorse alle imprese nel più breve tempo possibile. Le prime 5.100 domande sono già state istruite e, ad eccezione di 550 con delibera negativa e circa 1.000 in verifica Durc, ci sono già 3.578 accrediti fatti o in via di definizione. In questi giorni, grazie alle risorse di Cassa Depositi e Prestiti (255 milioni) e Regione Lazio (120 milioni) inizierà l’istruttoria sulle altre 37.000 domande, che contiamo di concludere entro la fine di giugno.”

L’assessore Orneli ha ricordato poi come il bando Pronto Cassa di Fare Lazio sia la prima di una serie di misure che la Regione ha messo in campo per sostenere il fabbisogno di liquidità delle imprese mobilitando complessivamente finanziamenti per quasi 800 milioni di euro. Ai quasi 400 milioni dell’operazione Pronto Cassa si aggiungono infatti altri due interventi. Dai primi giorni di giugno, infatti ha ricordato l’assessore sarà operativa la provvista da 100 milioni della Banca Europea degli Investimenti che permetterà alle tre banche che se la sono aggiudicata (Unicredit, Banca Popolare di Sondrio e Banca di Credito Cooperativo di Roma) di erogare altri 200 milioni di prestiti bancari dai 10.000 euro in su, a tasso agevolato, su cui peraltro la Regione Lazio interverrà con un fondo di 3 milioni per abbattere ulteriormente i tassi d’interesse.

Entro metà giugno, poi, sarà operativa anche la Sezione Speciale dedicata al Lazio nell’ambito del Fondo Centrale di Garanzia, costituita con risorse regionali, nazionali e delle Camere di Commercio del Lazio, grazie alla quale potranno essere garantiti fino ad ulteriori 200 milioni di prestiti bancari.

“In un momento delicato come quello che stiamo vivendo, in cui molte imprese ed attività stanno riaprendo, è importantissimo l’impegno per non lasciare indietro nessuno – ha aggiunto Orneli – Noi stiamo provando a fare la nostra parte, investendo fino all’ultimo centesimo sulla ripresa e sul sostegno all’economia e al lavoro. È un lavoro impegnativo e difficile, rispetto al quale serviranno ulteriori investimenti. La battaglia contro questo maledetto virus sarà ancora lunga, ma questo è il tempo di ripartire in sicurezza e di costruire un nuovo modello di sviluppo sostenibile e inclusivo”, ha concluso.