Internazionalizzazione, ecco il nuovo programma 2016-2017

Il 30 giugno sono state presentate a Roma dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e dall’assessore regionale allo Sviluppo Economico e Attività Produttive Guido Fabiani le nuove Linee Guida delle Politiche per l’Internazionalizzazione del Sistema Produttivo della Regione Lazio e il relativo Programma di interventi 2016-2017. L’evento, cui hanno partecipato anche il sottosegretario allo Sviluppo Economico Ivan Scalfarotto e il presidente ...

Il 30 giugno sono state presentate a Roma dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e dall’assessore regionale allo Sviluppo Economico e Attività Produttive Guido Fabiani le nuove Linee Guida delle Politiche per l’Internazionalizzazione del Sistema Produttivo della Regione Lazio e il relativo Programma di interventi 2016-2017.

L’evento, cui hanno partecipato anche il sottosegretario allo Sviluppo Economico Ivan Scalfarotto e il presidente della Commissione VIII del Consiglio Regionale del Lazio Daniele Fichera, si è tenuto all’Accademia Americana di Villa Aurelia, a Roma.

Le linee guida e il nuovo programma di interventi per l’internazionalizzazione sono state formulate in piena continuità con i precedenti (elaborati nel 2014), ma sono caratterizzati anche da importanti elementi di novità, frutto di un accurato processo di monitoraggio delle azioni già svolte e di una stretta interazione con la Smart Specialization Strategy del Lazio e con la politica di reindustrializzazione varata dalla Regione.

La stretta correlazione tra internazionalizzazione e innovazione è l’elemento caratterizzante del nuovo Programma di interventi, che si basa su quattro principi fondamentali:

  • Internazionalizzazione come acceleratore dell’innovazione e come mezzo per aumentare la competitività complessiva dell’industria laziale;
  • Complementarietà con gli altri programmi nazionali e regionali, attraverso una sempre maggiore interazione con i progetti di Governo, Ice e Conferenza delle Regioni;
  • Networking internazionale e “diplomazie economiche” per facilitare l’accesso delle imprese laziali ai mercati attraverso la costruzione di rapporti economici duraturi con i partner internazionali;
  • Approccio partecipativo per tenere conto delle esigenze di tutte le imprese, quelle già presenti sui mercati internazionali e quelle che vi si affacciano per la prima volta.

Per mettere in atto il Programma 2016-2017, la dotazione complessiva è di 15 milioni, 10 mln di fondi europei e 5 mln di fondi regionali, che verranno assegnati secondo due distinte modalità: 11 mln saranno utilizzati per realizzare interventi diretti per le imprese e 4 mln andranno a interventi indiretti destinati al sistema produttivo nel suo complesso.

Per quanto riguarda i primi (interventi diretti per 11 milioni di euro), questi saranno messi in campo tramite due avvisi pubblici rivolti alle imprese. Entrambi con dotazione sostanzialmente equivalente e finanziati con i fondi Por-Fesr 2014-2020 e regionali. Il primo avviso è pensato per sostenere progetti di internazionalizzazione promossi dal sistema imprenditoriale, ossia dalle imprese in forma singola e/o associata al fine di rafforzare la presenza sui mercati internazionali.

Il secondo bando – pensato per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di servizi di internazionalizzazione, mettendo a disposizione delle Pmi fornitori accreditati per competenze ed esperienze che offrano servizi coerenti con le priorità regionali – assegnerà contributi per acquistare servizi di internazionalizzazione da operatori qualificati ed accreditati. Saranno accreditate due tipologie di soggetti: service provider specializzati nell’internazionalizzazione; infrastrutture e centri di ricerca qualificati del Lazio.

Per quanto riguarda i secondi (interventi indiretti per 4 milioni di euro), si tratta di azioni a regia regionale che saranno finanziate interamente con fondi del bilancio regionale e saranno finalizzate a una promozione del sistema produttivo laziale nel suo complesso.

Questi interventi si suddividono in 5 principali linee d’azione:

  • Azioni promozionali per il riposizionamento competitivo, con un’attenzione prioritaria ai seguenti settori: agroalimentare; aerospazio e sicurezza; bioscienze; Ict; Industrie culturali, creative, dell’audiovisivo, dell’editoria e del turismo; Design, moda e italian style (incluso l’artigianato artistico); Tecnologie delle costruzioni, restauro e recupero; Economia del mare; Green  economy; Automotive;
  • Formazione di competenze specifiche a servizio dell’internazionalizzazione delle imprese laziali, rifinanziando il Master Corce-Lazio promosso assieme all’Ice e individuando strumenti per promuovere il miglioramento delle competenze del personale delle imprese;
  • Diplomazie economiche, approfondendo rapporti di medio periodo già avviati con partner strategici per le imprese laziali, tra cui: Germania (Sassonia) per aerospazio, energia, microelettronica, Ict, bioscienze, mobilità intelligente; Francia per audiovisivo e industria culturale; Africa Sub-sahariana (Angola e Sudafrica); Kazakhstan per il settore Aerospazio ed Energia in vista della partecipazione ad EXPO Astana 2017; Brasile per le industrie audiovisive con particolare riferimento alle co-produzioni e post-produzioni; Cina (in specie le amministrazioni di Tianjin e Chongqing) per iniziative legate sia all’innovazione tecnologica che ai settori più tradizionali del Made in Italy; Sud-est asiatico (in specie Malesia, Taiwan e Vietnam) per i settori dell’audiovisivo, della valorizzazione del patrimonio artistico e culturale, delle smart city e dell’aerospazio;
  • Attrazione di investimenti esteri, la vera novità rispetto al programma precedente, inserita anche alla luce della recente strategia del Mise che sta creando task force specifiche per questa azione. Per perseguire questo obiettivo, si prevedono una serie di azioni tra cui: creazione di un catalogo degli investimenti realizzabili nel Lazio da presentare a potenziali investitori esteri; partecipazione a fiere ed eventi di networking internazionale anche attraverso le iniziative Ice; roadshow tematici/multisettore in cui presentare l’eccellenza industriale laziale; cooperazione scientifica bilaterale con Paesi che presentino specifiche eccellenze;
  • Governance di sistema, ovvero l’orientamento e formazione per le Pmi e le azioni di networking e diffusione delle opportunità, anche tramite il portale laziointernational.it.

Il programma regionale di interventi per l’internazionalizzazione 2016-2017 si inserisce all’interno di una più ampia strategia regionale che individua nell’internazionalizzazione uno strumento cardine per lo sviluppo economico e che ricomprende anche:

  • Il programma di reindustrializzazione, in seno al quale è programmato l’utilizzo di altri 10 milioni di euro provenienti dall’Azione 3.4.1 del Por-Fesr: “Progetti di Promozione dell’export destinati a imprese e loro forme aggregate individuate su base territoriale e settoriale”;
  • Il sostegno alle coproduzioni cinematografiche internazionali attraverso il nuovo bando “Lazio Cinema International” che prevede l’impiego di 30 milioni (risorse programmatiche Por-Fesr 2014-20 Azione 3.1.3).

Secondo l’assessore Fabiani, “inizia una nuova fase dell’azione di rilancio del processo di internazionalizzazione del sistema produttivo del Lazio e di promozione del Made in Italy. Con le misure che presentiamo oggi intendiamo dare un segnale chiaro di apertura verso l’esterno, in un momento storico come questo in cui le cronache internazionali non fanno altro che parlare di spinte verso il ripiegamento su se stessi”.

“Nei passati tre anni, la proiezione internazionale dell’economia della nostra Regione è stabilmente aumentata – ha continuato Fabiani – e il Lazio ha fatto registrare delle performance di primo piano a livello nazionale, come confermano gli ultimi dati resi pubblici da Banca d’Italia, che parlano di un valore delle esportazioni regionali di beni cresciuto nel 2015 del 9,2 %, rispetto a un 3,8% su base nazionale, con un’incidenza del Lazio sulla crescita dell’export del Paese pari al 10%.”

“A tutto ciò ha certamente contribuito l’azione di questa amministrazione che, con il primo piano di internazionalizzazione varato nel 2014, ha messo in campo oltre 10 milioni di euro, grazie ai quali sono stati promossi numerosi progetti, azioni a regia regionale e incontri di diplomazia economica che, nel complesso, hanno aiutato oltre 1.200 imprese laziali ad aprirsi verso l’estero.”

“È da questa base che partiamo oggi per presentare il nuovo programma di interventi per l’internazionalizzazione, formulato in continuità con il precedente ma anche con importanti elementi di novità, frutto di un processo di monitoraggio sulle azioni svolte e di un dialogo con le altre politiche regionali, prima fra tutte quella della reindustrializzazione. Un programma con il quale vogliamo fare di più e meglio, realizzando sinergie con le politiche del Governo nazionale e delle altre Regioni. E ci crediamo talmente tanto che abbiamo deciso di rilanciare anche in termini di dotazione economica, mettendo a disposizione 15 milioni di euro.”

“Negli scorsi tre anni – ha poi concluso Fabiani – abbiamo lavorato molto per restituire una credibilità economica, politica e diplomatica a questa Regione rispetto all’estero, e il nuovo pacchetto di misure che abbiamo messo a punto partirà da questo bagaglio di esperienze nell’accompagnare le imprese nell’accesso ai mercati globali e per aiutarle ad andare ancora più lontano.”

Linee guida (ITA)

Guidelines (ENG)