Taddrarite

Il 25 novembre alle ore 21 in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne il 25 novembre alle ore 21, allo Spazio Rossellini, nuovo Polo Culturale Multidisciplinare della Regione Lazio, Donatella Finocchiaro, Claudia Potenza e Antonia Truppo interpretano Taddrarite, scritto e diretto da Luana Rondinelli.

Taddrarite (termine siciliano che significa pipistrelli), racconta il modo in cui tre donne siciliane, riunite da una veglia funebre, fanno trapelare nelle loro confidenze la realtà inconfessabile della violenza dell’uomo sulla donna. Proprio come pipistrelli, queste donne hanno sempre vissuto nell’oscurità violenze e sopraffazioni domestiche, che nell’arco dello spettacolo trovano la via per manifestarsi, primo segno di un riscatto, dell’affermazione della propria dignità.

Una notte per svelare ciò che non era mai stato detto.
Tre sorelle vegliano, come nelle vecchie tradizioni siciliane, il marito morto della sorella minore. Il velo del silenzio, del pudore, delle bugie viene squarciato da un vortice di confessioni e dall’esplosione di emozioni, in un chiacchiericcio di musicalità e pungente ironia le donne vengono trascinate in un’atmosfera surreale.
Grottesca e ilare è la visione drammatica della vita di queste donne, si ride e si sorride, e si ha il coraggio di affrontare con sarcasmo le violenze che non avevano mai osato confessare. Passata la lunga notte, l’anima del defunto, secondo tradizione, ha finalmente lasciato la casa. Il nuovo silenzio che avvolge le tre sorelle è ora intessuto di forza, di voglia di reagire e combattere perché ogni donna non dovrà nascondersi e nascondere più.

Una storia “focosa”, crudele, come la mia terra. Una storia vera di donne succubi, schiave, “sciroccate”, prese alla gola dalla morsa del destino che le accomuna, dai segreti stretti in grembo, dalle lingue morse pur di non parlare ed evitare la vergogna per rendersi coraggiose e sopportare le violenze subite dai mariti. Ho scelto la via dell’istinto, dell’ironia, dei sorrisi amari pur di non farle cadere sconfitte; la via delle parole sussurrate, senza prepotenza e con l’ingenuità e la tristezza che mi accomuna alla vita di “sti fimmine” – Luana Rondinelli.

Il testo, che pone l’accento su una tematica delicata e quanto mai attuale con lo scopo di scuotere le coscienze attraverso il teatro, ha vinto il premio come miglior spettacolo  e miglior drammaturgia al Roma Fringe Festival.

Lo spettacolo rientra nelle iniziative dell’Assessorato Turismo e Pari Opportunità ed è promosso e sostenuto dalla Regione Lazio.