Il mercato dei Paesi arabi offre allettanti opportunità che le imprese italiane non devono lasciarsi sfuggire, ma non prima di aver effettuato una meticolosa scelta dei propri partner e di aver negoziato e formalizzato - in un'ottica preventiva - clausole contrattuali equilibrate e idonee a tutelare i loro interessi.
E' opportuno valutare che gli agenti/distributori locali (che dispongono di una migliore conoscenza del mercato rispetto al personale occidentale) garantiscano i seguenti requisiti:
* abilità nel procacciamento di nuovi affari
* buona conoscenza delle procedure di importazione e contatti con gli uffici di governo per espletare le relative pratiche burocratiche
* prontezza negli aggiornamenti e nell'invio di informazioni relative all'evoluzione
normativa del Paese in cui si opera.
Va preliminarmente precisato che, nei Paesi del Golfo, il termine Agency descrive sia l'agente di commercio che il distributore o il franchisee. Nel principale Paese dell'area del Golfo - l'Arabia Saudita - i contratti di agenzia, di rappresentanza, di distribuzione commerciale e di franchising sono regolati dal Decreto M/11 del 1962, nonché dalla decisione n. 1897 del 1981 del Ministero del Commercio. Va, tuttavia, evidenziato che la normativa adottata in altri Paesi quali l'Oman, il Bahrein, gli Emirati Arabi Uniti, il Kuwait, il Qatar, l'Iraq - in materia di requisiti per lo svolgimento dell'attività di intermediazione e di obbligatorietà della registrazione dei contratti - non si discosta particolarmente da quella in vigore in Arabia Saudita.
Al fine di svolgere la propria attività, l'agente/distributore - persona fisica o giuridica, purché con residenza o sede in loco -deve essere registrato presso il Ministero di Commercio e Industria. L'attività di intermediario commerciale è peraltro riservata ai cittadini arabi o alle società a capitale interamente arabo. Una volta sottoscritto, il contratto di agenzia/distribuzione deve essere registrato entro tre mesi (dall'agente/distributore) presso i medesimi uffici ministeriali. Di fatto le autorità locali pretendono e, dunque, verificano che la registrazione dei contratti di agenzia sia stata effettuata. L'obbligo di registrazione è, inoltre, condizione necessaria per l'accesso ai contratti in cui risultino coinvolte le autorità pubbliche, come nel caso di partecipazione a gare d'appalto per forniture e servizi a favore di enti pubblici o società partecipate da soggetti pubblici.
Nella pratica, le imprese italiane si vedono sovente sottoporre dai propri partner locali un modello di contratto corrispondente a quella raccomandato dal Ministero del Commercio e dell'Industria. L'uso di questo modello consente indubbiamente una maggior speditezza nella negoziazione e registrazione del rapporto. Nel caso si intenda accettare il contenuto di tale contratto, occorrerà esaminarne attentamente il contenuto e proporre le debite variazioni affinché le prestazioni reciproche risultino bilanciate. Non è, tuttavia, escluso che l'impresa italiana sottoponga una propria bozza di contratto e che si proceda di seguito alla sua registrazione senza inconvenienti.
Contenuto minimo del contratto
Al fine della registrazione occorre che il contratto con un intermediario arabo - sulla base del modello proposto dall'agente/distributore o dal preponente - dovrà presentare i requisiti minimi di legge:
* dati completi e nazionalità dei contraenti
* oggetto specifico del contratto (distinguendo tra promozione, rivendita e franchising)
* servizi/prodotti oggetto del contratto
* ambito territoriale
* diritti e obblighi delle parti
* obbligazioni di entrambe le parti sia l'una verso l'altra sia nei confronti del consumatore/utente finale del prodotto (con riferimento in particolare alla fornitura delle parti di ricambio e all'assistenza tecnica)
* durata del contratto, modalità di rinnovo e di risoluzione del rapporto contrattuale.
La registrazione del contratto rimane un onere esclusivo dell'agente: all'impresa italiana non viene addossata alcuna responsabilità in caso di omissione di quest'obbligo. Il gravame per l'azienda italiana è, invece, rappresentato dal fatto che nel caso di un'eventuale controversia con l'agente, questa non potrà nominare un nuovo intermediario nel territorio o, comunque, non gli sarà concesso di registrare il nuovo contratto, impedendogli di fatto di poter contrarre con le Pubbliche Amministrazioni. Viceversa essa potrà promuovere i propri prodotti attraverso un nuovo intermediario presso soggetti privati. In tale ultima ipotesi, viene riconosciuta la possibilità al nuovo agente di richiedere al Ministero di Commercio e Industria una registrazione temporanea, in attesa dell'esito della controversia con il precedente agente/distributore. Tale autorizzazione viene concessa agevolmente qualora l'agente sia in grado di dimostrare che i prodotti dell'impresa italiana incontrano il pubblico interesse.
Clausole del modello di contratto da revisionare
Dall'analisi del modello di contratto proposto dalle Autorità Pubbliche locali, reperibile on line, emergono alcune clausole alle quali il fabbricante italiano deve prestare particolare attenzione, evitando di accollarsi rischi e oneri eccessivamente gravosi. A titolo meramente esemplificativo, esaminiamo alcune previsioni riportate nel modello di contratto che andranno opportunamente revisionate dall'impresa italiana.
1 Nel caso del contratto di agenzia, spesso all'agente è consentito di stipulare contratti in nome e per conto del preponente, impegnando quest'ultimo verso soggetti terzi: sarà, viceversa, opportuno prevedere che il preponente si riservi la facoltà di decidere se accettare o meno gli ordinativi, cosi da evitare di trovarsi vincolato a richieste produttive alle quali non può dare seguito.
2 Al fabbricante viene imposto un obbligo di fornire i pezzi di ricambio dei prodotti per un tot di tempo a partire dalla risoluzione del contratto: occorre che l'impresa italiana si accolli l'obbligo della ricambistica per il solo periodo in cui sia effettivamente in grado di provvedervi.
3 Nel caso siano previsti specifichi obblighi per il preponente di vendere nel territorio assegnato all'agente esclusivamente prodotti che siano conformi alla legislazione locale applicabile, si consiglia di prevedere in capo all'agente un obbligo di informativa e aggiornamento circa la regolamentazione locale relativa al prodotto che si andrà a commercializzare.
4 Occorre esplicitare le giuste cause di risoluzione del contratto ed espungere da esso qualsiasi riferimento a eventuali obblighi di risarcimento a carico della parte che abbia risolto il contratto in presenza di tali giustificati motivi.
5 Si suggerisce di prestare particolare attenzione alla clausola sulla durata,
prevedendo termini temporali perentori.
Risoluzione del rapporto contrattuale
La legge rimette alla decisione delle Parti se inserire nel contratto una durata a termine con o senza possibilità di rinnovo. Al fine di evitare che l'impresa italiana si trovi comunque costretta ad accettare il rinnovo del contratto, in assenza di una valida ragione per interrompere il rapporto (quale un grave inadempimento posto in essere dall'intermediario), si consiglia di stipulare un contratto di agenzia a tempo determinato, che perda dunque di efficacia alla scadenza, fatta eventualmente salva la possibilità di rinegoziarne i termini.
Va rimarcato che nell'ipotesi di controversia - sia nel caso di naturale decorso del termine,
sia nel caso di risoluzione per giusta causa - l'impresa italiana non potrà comunque
nominare un nuovo intermediario e la registrazione del contratto risolto resterà ferma sin
tanto che la posizione economica dell'agente/distributore, nei confronti del fabbricante,
non sia stata risolta.
A seguito della risoluzione del rapporto, in ogni caso, l'impresa italiana avrà l'onere di
richiedere alle autorità locali la cancellazione della registrazione del contratto al fine di dare mandato a un nuovo intermediario.
Risoluzione delle controversie
La questione della legge applicabile e del foro competente/clausola arbitrale risulta,
invece, affrontata dal legislatore e nella prassi - nei vari Paesi sopra menzionati - in
maniera differente.
Non è sempre chiaro se e in che misura sia efficace la sottoposizione del contratto
ad una legge straniera, né se e con quale margine di libertà ci si possa discostare
dal modello di contratto raccomandato.
Si dovrà dunque verificare di volta in volta con riferimento alle singole nazioni e sarò
opportuno valutare se tali clausole vadano formulate:
* in un'ottica difensiva (agente che richiede il pagamento delle provvigioni)
* o in un'ottica di attacco (qualora il distributore non abbia ottemperato al proprio obbligo di pagamento della merce ricevuta). In tale ultima ipotesi sarà di fondamentale importanza predisporre delle condizioni generali di vendita e degli strumenti sicuri di pagamento che prevengano l'insorgere di contenziosi gravosi da gestire sul piano giudiziale.
Si osservi poi che l'aver ottenuto, per esempio, dal partner arabo l'accettazione in contratto di una legge applicabile e di un foro competente italiani non rappresenta necessariamente una panacea in caso di controversia:
* in primo luogo perché tali clausole potranno venir considerate inefficaci
* in secondo luogo perché una sentenza emessa da un tribunale italiano non verrà automaticamente riconosciuta nel paese straniero in cui si opera.
Per quanto concerne, infine, la clausola avente ad oggetto l'arbitrato - sebbene la stragrande maggioranza dei Paesi arabi abbiano siglato la Convenzione di New York del 1958 sul riconoscimento dei lodi arbitrali stranieri - non si è ancora consolidata una prassi giurisprudenziale che ne confermi l'esecuzione automatica (senza, per esempio, una previa approvazione da parte di commissioni o organismi ad hoc), soprattutto se essi nonsiano stati emanati in una nazione appartenente all'Area del Golfo Persico.
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News
Il Rapporto "L'Italia nell'economia internazionale" è il principale strumento di informazione e di analisi sul posizionamento competitivo dell’Italia nel contesto dell’economia internazionale.
Nove capitoli, arricchiti da tavole e grafici, forniscono spunti interpretativi sulla struttura e sulla dinamica del commercio estero e dell’internazionalizzazione dell’Italia. Ad essi si aggiungono approfondimenti monografici sui temi di maggior attualità.
Giunto alla sua 26a edizione, è pubblicato insieme all’Annuario Statistico “Commercio estero e attività internazionali delle imprese”, realizzato da Istat e ICE.
Il Rapporto è molto atteso data la difficile situazione che attraversa l’economia mondiale: esso costituirà un momento di riflessione e di ausilio per le imprese.
Indirizzo di saluto
Riccardo Maria Monti
Presidente Agenzia ICE
Intervento
Enrico Giovannini
Presidente ISTAT
Presentazione del Rapporto
Giorgia Giovannetti
Università di Firenze
Discussant
Sergio De Nardis
Capo Economista NOMISMA
Testimonianze aziendali
Federico Ghizzoni
Amministratore Delegato UniCredit S.p.A.
Giuseppe Bono
Amministratore Delegato Fincantieri Cantieri Navali Italiani S.p.A.
Conclusioni
Corrado Passera
Ministro dello Sviluppo Economico
Iscrizioni al Convegno: compilare il modulo online all’indirizzo: https://sites.google.com/a/ice.it/presentazionerapporto/
Informazioni: Area Relazioni Esterne tel. 065992.9576 fax 068928.0779 convegni@ice.it
La registrazione dei partecipanti è prevista a partire dalle ore 16.00
Roma, 19 luglio 2012
ICE - Via Liszt, 21 Sala Pirelli
L’annuale Conferenza per le Alleanze nel Business, organizzata dal governo taiwanese, quest’anno sarà centrata sul settore dei servizi e sarà mirata alla promozione e al sostegno degli investimenti stranieri. La Conferenza si terrà il prossimo 8 ottobre, in lingua inglese (con traduzione simultanea in cinese).
Gli ultimi dati statistici sugli investimenti stranieri nell’industria dei servizi (USD 3,376 miliardi nel 2011) indicano la grande fiducia degli investitori nel mercato taiwanese. Gli investimenti stranieri nel settore costituiscono il 68,14% degli investimenti stranieri totali. Dai servizi deriva il 70% del PIL taiwanese, confermando la tendenza del Paese a spostarsi dal ruolo di produttore su commessa verso lo status di economica avanzata, basata sul terziario.
Allo scopo di accelerare ulteriormente lo sviluppo del settore, il governo taiwanese ha stabilito di promuovere e sostenere gli investimenti stranieri, focalizzandosi soprattutto sulle industrie logistica, turistica, alimentare, della distribuzione e dei servizi tecnici (R&D, management, digital content, consulenza aziendale e informatica).
Il programma e le opportunità di questo progetto saranno presentati nella Conferenza per le Alleanze nel Business. Da molti anni, la Conferenza rappresenta un’occasione per conoscere da vicino l’ambiente economico di Taiwan, i servizi e le reali opportunità di investimento, nonchè gli incentivi disponibili. Inoltre, costituisce una piattaforma dove le aziende straniere e taiwanesi, gli imprenditori, gli esperti del settore e gli investitori possono dialogare e creare delle opportunità per la cooperazione internazionale.
La cerimonia inaugurale sarà tenuta dal Ministro degli Affari Economici, Mr. Shih Yen¬shiang e vedrà la partecipazione dei rappresentanti delle aziende straniere già impegnatesi ad investire a Taiwan. Altre aziende quali Nippon Express, UNIQLO, IBM, DHL, etc. interverrano illustrando la propria esperienza nel mercato taiwanese.
Il 5 luglio si è svolto presso la sede dell'ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, il seminario “Indonesia: il risveglio del gigante”, realizzato da SprintLazio, in collaborazione con ICE, Sviluppo Lazio, Unioncamere Lazio e BIC Lazio, in qualità di partner della rete EEN – Enterprise Europe Network.
The European Business and Technology Centre (EBTC) invite you to participate in an exciting two-part biotechnology mission - the EBTC Biotechnology Mission 2012. With a focus on various biotech subsectors, emerging trends, challenges and policy frameworks, the mission aims to showcase interesting, relevant and ready-to-go opportunities in the Biotechnology sector in India, and encourage EU-India collaboration.
Part 1 - ‘EBTC Biotechnology Virtual Matchmaking’ (9th-13th July 2012)
Register online at http://www.b2match.com/biotechfm2012 and meet virtually with Indian counterparts. The virtual matchmaking will allow you to explore potential private and public opportunities without the need to invest major financial resources for first contacts.
Upon registering for virtual matchmaking you will also have access to view full Indian biotech project briefs, enabling you to virtually interact with Indian counterparts to explore possible collaborations; joint ventures; technology development / transfer, and clinical trials covering research organizations, industries and public or private funding organizations – all in a virtual set up.
Part 2 – ‘EBTC Business & Research Delegation to India’ (5th-9th November 2012, Bengaluru)
With time to develop relationships and advance agreements virtually, part 2 of the mission will allow you to meet your prospective Indian counterparts in person, and will be the perfect occasion to cement relationships.
This event is open to any EU organization / individual interested in exploring the best Indian opportunities in the biotech sector. Be it a small medium sized enterprise (SME’s) or research Institution, the event ensures a mix of interesting professionals from both the EU and India.
Register online:
www.b2match.com/biotechfm2012
Event updates:
www.ebtc.eu/events
Contacts for more information:
In Europe:
Ms. Micol Martinelli
EUROCHAMBRES - The Association of European Chambers of Commerce and Industry
E-mail: martinelli@eurochambres.eu
Tel: +32 2 282 08 63
Si è svolto martedì 26 giugno alle ore 9,30 presso la sede dell'ICE (Via Liszt, 21) la seconda sessione del seminario "Cina e Giappone a confronto: diversità culturale e business", incontro curato dal Professore Franco Mazzei e realizzato da SprintLazio, in collaborazione con ICE, Sviluppo Lazio, Unioncamere Lazio e Bic Lazio, in qualità di partner della rete EEN – Enterprise Europe Network.
Il 22 giugno, dalle ore 9 alle ore 14, si terrà a Roma presso la sede dell’ICE in Via Liszt 21, un incontro con una delegazione istituzionale e imprenditoriale cinese guidata dal Department of Foreign Trade & Economic Cooperation (DOFTEC) della Provincia del Guangdong, congiuntamente al Governo locale della Regione Amministrativa Speciale di Macao.
La delegazione si compone di 44 rappresentanti della Provincia del Guangdong, della Municipalità di Zhuhai, della Regione Amministrativa Speciale di Macao e di importanti gruppi cinesi dei settori delle costruzioni, real estate development, turismo, investimento, consulenza, trading, commercio all’ingrosso e al dettaglio.
L’evento è organizzato dall’ICE - Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, in collaborazione con Invitalia e con il Department of Foreign Trade and Economic Cooperation of Guangdong Province e il Macao Trade Investment Promotion Institute.
Il programma dei lavori prevede una sessione plenaria con interventi di carattere istituzionale e una breve presentazione sul clima degli investimenti e sulle opportunità di affari nel Guangdong, a Zhuhai – che promuoverà insediamenti delle aziende italiane nella zona economica speciale di Hengqin – Macao e in Italia. Seguirà una sessione riservata agli incontri tra le imprese cinesi e italiane interessate a esplorare le opportunità di collaborazione.
La partecipazione all’iniziativa è gratuita. Per tutta la durata dei lavori è previsto un servizio di traduzione consecutiva italiano-cinese. Si invitano le aziende interessate ad inviare la propria scheda di adesione entro il 18 giugno 2012 all’indirizzo investimenti@ice.it, indicando le aziende cinesi che si desidera incontrare. Le adesioni verranno accettate in ordine di arrivo.
Il 19 giugno si è svolto presso l’incubatore ITech di BIC Lazio il seminario “Cessioni ed acquisti intracomunitari delle merci”, realizzato da SprintLazio, in collaborazione con ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, Sviluppo Lazio, Unioncamere Lazio e BIC Lazio, in qualità di partner della rete EEN – Enterprise Europe Network.
ZeroEmission Rome 2012, la grande kermesse dedicataa energie rinnovabili, sostenibilità ambientale, lotta ai cambiamenti climatici ed emission trading, in programma dal 5 al 7 settembre alla Fiera di Roma, conferma il grande successo espositivo dell’anno scorso. A tre mesi dall’inaugurazione, infatti, sono numerose le adesioni delle aziende all’edizione 2012, che si estenderà su una superficie espositiva di almeno 45.000 metri quadri espositivi, distribuiti su quattro padiglioni.
Questo risultato rafforza ulteriormente il ruolo della manifestazione quale punto di riferimento internazionale per coloro interessati a investire soprattutto nell’area del Mediterraneo - dove è la fiera leader - dei Balcani, del Sud ed Est Europa.
L’edizione 2012 di ZeroEmission Rome sarà caratterizzata da una forte internazionalità, grazie alla partecipazione di delegazioni provenienti da Albania, Argentina, Australia, Bulgaria, Cipro, Egitto, Giordania, Israele, Montenegro, Romania, Serbia, Slovenia e Sud Africa, che presenteranno in fiera le opportunità di investimento nei loro Paesi.
Oltre a Eolica ExpoMediterranean (energia dal vento) e PV Rome Mediterranean (tecnologie fotovoltaiche per il Mediterraneo), quest’anno la manifestazione si preannuncia ricca di novità, tra cui diversi settori merceologici, che la rendono ancora più completa e rappresentativa.
A ZeroEmission Rome 2012 sono infatti rappresentati: immagazzinamento dell’energia elettrica; impianti, tecnologie, macchinari, attrezzature e servizi per l’industria dell’energia pulita ricavata dal sottosuolo e dalle pompe di calore; tecnologie del fuoco; isolamento termico e acustico, domotica, illuminazione, certificazione energetica degli edifici, bioedilizia, case prefabbricate in legno, in un’ottica di efficienza energetica; energia idroelettrica e, in particolare, impianti mini idroelettrici.
Ritornano inoltre a ZeroEmission Rome 2012 Solartech (energia solare termica e termodinamica), Electric Cars,area dedicata alla mobilità sostenibile nella quale sono esposti veicoli elettrici (con la possibilità anche di effettuare dei test drive), centraline di ricarica e pensiline, Compomat Wind, l’area dei materiali compositi per l’industria eolica, eMyPartnering, un efficace strumento per il business one-to-one, che individua gli operatori più indicati per fissare incontri mirati durante i giorni di fiera.
Il programma di ZeroEmission Rome 2012 è arricchito da numerosi eventi quali, ad esempio: il Campionato Solare di Legambiente,una “competizione” tra i Comuni che valorizza i migliori risultati nella diffusione dell’energia solare; la presentazione del settimo rapporto “Gli italiani e il solare” (realizzato da Ipr Marketing e FondazioneUniverde); il Solar Pride, un evento che si propone di festeggiare, diffondere e sostenere l’energia solare (un’iniziativa della Fondazione Univerde e del suo presidente, Alfonso Pecoraro Scanio).
ZeroEmission Rome 2012 è completata da un programma di 70 conferenze, da sempre parte della formula vincente della manifestazione che, grazie alla partecipazione di qualificati rappresentanti del mondo istituzionale, accademico, associativo e imprenditoriale, offriranno interessanti opportunità di aggiornamento professionale.
“Siamo molto soddisfatti dei risultati già ottenuti, da considerare particolarmente significativi in considerazione dell’attuale difficile congiuntura economica - dichiara Marco Pinetti, presidente di Artenergy Publishing, la società organizzatrice – Ancora una volta ZeroEmission Rome 2012 sarà, quindi, l’appuntamento completo per la community della green economy, un’opportunità di business ma anche un ‘laboratorio’ di sviluppo sostenibile, a dimostrazione della sua capacità di rinnovarsi continuamente negli anni”.
Ulteriori informazioni su ZeroEmission Rome 2012 sono disponibili su www.zeroemissionrome.eu