Torna “Maker Faire Rome – The European Edition”: dal 12 al 14 ottobre alla Fiera di Roma la sesta edizione

Sette i padiglioni a tema, oltre 100mila mq di esposizione per toccare con mano il futuro
maker faire rome

L’attesa è finita. Torna, con numeri imponenti, nuovi temi e attrazioni sorprendenti, l’appuntamento con Maker Faire Rome – The European Edition, manifestazione organizzata dalla Camera di Commercio di Roma e dalla sua Azienda speciale Innova Camera e giunta alla sua sesta edizione. La kermesse si svolgerà dal 12 al 14 ottobre 2018 presso la Fiera di Roma. Con 7 padiglioni a disposizione per circa 100mila mq di estensione, Maker Faire Rome si conferma la fiera dove prende forma la rivoluzione digitale e si anticipa il futuro, il luogo della ribalta dedicato alle famiglie, ai bambini e a tutti gli appassionati di innovazione, ma anche il format consolidato per le aziende e gli innovatori di professione che utilizzano la cultura digitale come mezzo per affrontare le nuove sfide dei mercati.

Per i visitatori Maker Faire Rome è un’occasione irripetibile di interagire – in anteprima – con le innovazioni che cambieranno in meglio la nostra vita mentre per maker, startupper e imprenditori medi, piccoli e piccolissimi è il momento per confrontarsi con realtà internazionali affermate che hanno scelto l’evento come piattaforma di lancio per i loro prodotti e innovazioni e per fare scouting di nuovi talenti.

Curatore della sesta edizione di MFR è Massimo Banzi, co-founder di Arduino, indicato dal settimanale “The Economist” come uno dei fautori della “nuova rivoluzione industriale” messa in atto dal movimento Maker, coadiuvato da Riccardo Luna, direttore dell’AGI, che torna a collaborare con la Maker Faire curando, in particolar modo, il tema dell’economia circolare e che condurrà la Opening Conference. Ad affiancarli c’è Alessandro Ranellucci, coordinatore esecutivo di tutti i contenuti di MFR. Insieme a loro, un qualificato team di responsabili di area: Bruno Siciliano (area robots), Paolo Mirabelli (area droni), Sara Roversi e Carlo Hausmann (area food e agritech), Mauro Spagnolo e Susanna Albertini (area greentech e bioeconomia).

La Maker Faire Rome è testimonianza di come la creatività, il lavoro e la forza delle idee siano capaci di generare nuovi modelli produttivi fondati su singole iniziative e progetti brillanti. La città di Roma si conferma, per il sesto anno consecutivo, polo attrattivo di nuove idee, contenuti e modelli economici: basti pensare che oltre mille progetti provenienti da 61 nazioni diverse sono arrivati dalle varie call.

La Maker Faire Rome si avvale della preziosa collaborazione di partner istituzionali quali la Regione Lazio e l’ICE. In particolare, il supporto di ICE-agenzia si inserisce nel quadro di un più ampio sostegno dell’Agenzia e del Governo italiano a iniziative a supporto della competitività e dell’innovazione. ICE partecipa da anni con proprie collettive di aziende italiane alle edizioni statunitensi della fiera da cui ha preso avvio il movimento internazionale dei makers.

La Regione Lazio avrà, anche quest’anno, un proprio stand espositivo, nel quale coinvolgerà le 5 province laziali con l’esposizione di 18 prototipi e con la presentazione di 18 progetti provenienti da tutto territorio regionale attraverso la Call4Makers (aperta fino al 28 settembre). Nell’ambito del progetto Startupper School Academy la Regione ha, inoltre, selezionato i progetti più interessanti per animare lo spazio espositivo nel quale sarà presente anche un presidio “venture capital” per illustrare gli strumenti a disposizione all’ecosistema delle startup e dei fondi di investimento. Diversi, poi, gli appuntamenti in programma nello spazio Incontri allestito all’interno dello stand, dove saranno presentati i risultati del programma promosso dall’assessorato alla Ricerca per l’acquisto di strumenti e stampanti digitali nelle scuole del Lazio, presentate le imprese e i makers selezionati attraverso la Call4Makers e organizzato un workshop/masterclass sul tema “Gaming” per illustrare le attività offerte dal nuovo Spazio Attivo di Zagarolo. Infine, per il settore Spazio, Space for makers, saranno presenti alcune startup selezionate dallo Spazio Attivo Roma Tecnopolo che partecipano al programma ESA BIC Lazio che si rivolge a imprenditori e ricercatori con idee innovative sul tema.

“Questa è una manifestazione che cresce. C’era il rischio che questa fiera al settimo anno perdesse freschezza.  Invece Maker Faire continua a crescere, a cambiare, ad aprire a nuove tematiche e nuovi fronti. – ha dichiarato Gian Paolo Manzella, assessore allo Sviluppo economico della Regione Lazio –  È proprio in questa capacità di cambiamento il successo di questo appuntamento che mette Roma su un piano internazionale e che sta anche diventando un volano e un punto di riferimento dell’innovazione. La parola che mi viene in mente è contaminazione: pochi luoghi come questo sono in grado di mettere insieme tanti attori. Ci sono dunque buone ragioni per noi e per il Comune per sostenere iniziative di questo tipo”. “Noi – ha aggiunto – vogliamo portare il racconto di ciò che la Regione ha fatto negli anni: i kit 3D in tutte le scuole, le nuove startup, gli Spazi Attivi sul territorio in cui abbiamo messo macchine digitali e chiamato scuole e artigiani per formare i giovani ad utilizzarle. Maker Faire è quindi molto più che una manifestazione: è un posizionamento culturale di questo territorio. Dobbiamo continuare su questa strada, sfruttando appieno questo piccolo miracolo. Ci sono quindi molte ragioni per sostenere questo progetto che fa vedere al mondo intero le potenzialità che ci sono a Roma e nel Lazio”.

Tanti, attuali e coinvolgenti i temi della sesta edizione che presenta diverse novità tra cui un intero padiglione dedicato all’economia circolare ovvero una straordinaria sintesi sulla radicale trasformazione sociale ed economica che sta cambiando, rapidamente, i nostri stili di vita. Lo spazio mostrerà i percorsi virtuosi che sono stati sviluppati dalle aziende dotate di una particolare visione – e che da anni hanno abbandonato i vecchi modelli produttivi “lineari” – a giovanissime start up che presenteranno come l’innovazione tecnologica, nel modo dell’economia circolare, sia sempre sinonimo di creatività. Nel padiglione ci sarà chi riesce a trasformare la canapa in bioplastica per stampare, con tecnologie 3D, oggetti indispensabili alla nostra vita o chi produce tessuti utilizzando lo scarto delle lavorazioni casearie o fibre tessili e lane riciclate, o chi realizza prodotti farmaceutici dagli insetti o offre soluzioni al risanamento edilizio con colture microbiche o chi, infine, offre una bioraffineria in scatola per usi domestici.

Si spazia, poi, dall’Internet delle cose e dall’intelligenza artificiale alla manifattura digitale, passando per il cibo del futuro alla sensoristica; mobilità smart, riciclo e riuso, realtà virtuale e aumentata, salute e benessere; scienza e biotecnologie e droni. Non mancherà, poi uno “spazio” per parlare di spazio, ovvero un’area dedicata alla celebrazione del Programma Apollo, un’anteprima assoluta del cinquantennale del primo sbarco sulla Luna che si celebrerà nel 2019. Protagonisti di quest’area i pionieri che realizzarono i primi satelliti della serie San Marco. Confermata l’area della robotica curata da Bruno Siciliano docente di Robotica all’Università Federico II di Napoli e autore del libro “Handbook of Robotics”, manuale di riferimento per tutta la robotica mondiale – che, dopo il grande exploit del 2017 con la presenza delle migliori realtà italiane, quest’anno cresce di importanza e si arricchisce di set up dimostrativi provenienti da tutta Europa.

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