Food Innovation Hub, al via la seconda call

Presentati i risultati del programma regionale “Food Innovation Hub”, gestito da Lazio Innova, con l’obiettivo di stimolare e supportare i processi d’innovazione e di diversificazione di mercato delle piccole e medie imprese del settore. La nuova call è aperta fino al 31 luglio
Food Innovation Hub, al via la seconda call

Cerasa sabina pralinata, würstel nutraceutico con omega-3, pecorino affinato nelle vinacce, kombucha al tè verde e luppolo: sono solo alcuni dei 30 prototipi di prodotti agroalimentari, messi a punto con la prima call che ha attivato i laboratori di microinnovazione “Food Innovation Hub” della Regione Lazio e il cui esito è stato presentato questa mattina in diretta streaming sulla pagina Facebook regionale da Officine Farneto a Roma.

Il programma regionale, dedicato al Food innovativo, ha offerto alle imprese agroalimentari che hanno partecipato alla prima call un percorso di sperimentazione e di opportunità utile, non solo per definire nuove specialità alimentari da immettere sul mercato, ma anche per ottimizzare i propri sistemi di produzione e di commercializzazione e per progettare nuove soluzioni di economia circolare.

Hanno partecipato alla prima giornata in programma il vicepresidente della Regione Lazio, Daniele Leodori, l’assessore allo Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, Università, Ricerca, Start-Up e Innovazione, Paolo Orneli, il presidente di Lazio Innova, Nicola Tasco, e il direttore generale di Agro Camera, Carlo Hausmann.

“Food Innovation Hub” si è avvalso del supporto dei tutor degli Spazi Attivi di Lazio Innova – in particolare delle sedi di Bracciano, dove è presente la “Digital Kitchen Lab”, e di Latina – il primo spazio collaborativo regionale dedicato alla food innovation. Un luogo attrezzato con postazioni e macchinari ad alta tecnologia, pensato per sperimentare e prototipare prodotti e nuove ricette.

Alla prima edizione dell’Avviso – che ha coinvolto 49 partner appartenenti al mondo della ricerca, dell’università e delle associazioni di categoria – hanno partecipato circa 1.000 imprese, per un totale di 76 idee presentate, 46 progetti sviluppati e, alla fine, 30 prototipi da lanciare sul mercato.

Durante la call, sono stati attivati 4 cantieri dell’innovazione agroalimentare relativamente ai settori «Bevande non alcoliche e birra artigianale» (12%), «Conserve alimentari» (38%), «Prodotti lattiero caseari e loro sostitutivi» (12%) e «Prodotti snack» (38%).

Per testare la validità dei progetti realizzati, è intervenuta la chef del ristorante stellato “La Parolina”, Iside De Cesare, che ha preparato un menù dedicato, avvalendosi di alcuni dei prodotti di “Food Innovation Hub”.

“Voglio ringraziare tutti gli attori che hanno contribuito a rendere concreto questo programma: un partenariato di altissimo livello e nuove opportunità di mercato per le nostre aziende in uno dei settori di eccellenza dell’economia regionale. Incoraggiare l’innovazione e la sostenibilità di chi opera nel settore agroalimentare è l’obiettivo che la Regione Lazio vuole perseguire e oggi è la dimostrazione che la strada intrapresa, per la ripartenza e per un futuro, è quella giusta.” Così ha commentato il vicepresidente Leodori.

Durante l’evento è stata lanciata la nuova call dell’Avviso che è attivo da oggi. È destinata alle micro imprese e Pmi del settore agroalimentare, anche in forma aggregata, che abbiano un’idea di nuove specialità alimentari o nuove modalità d’immissione sul mercato di specialità tradizionali, oppure che propongano un’innovazione del ciclo produttivo e che siano attive nell’artigianato alimentare, industria alimentare, commercializzazione con interesse alla produzione, preparazioni alimentari, centri di cottura, terzisti. Per partecipare c’è tempo fino al 31 luglio 2021.

Quello di Food Innovation Hub è un progetto a cui teniamo moltissimo, che promuove l’innovazione nel settore agroalimentare e che, stimolando creatività e talento, aiuta le nostre imprese a creare nuovi prodotti da portare sul mercato – ha dichiarato l’assessore OrneliAlla luce degli importanti risultati della prima call, che ha già coinvolto 1000 aziende e ci permette di presentare adesso 30 nuove specialità alimentari, annunciamo la partenza, da oggi, della nuova edizione dell’avviso, per dare a nuove imprese e a nuovi talenti la possibilità di inventare, crescere, rispondere alle sfide del mercato e aprirsi alle opportunità dell’internazionalizzazione”, ha concluso.

L’agroalimentare è un settore che nel Lazio conta circa 50mila imprese, con 70mila addetti, di cui oltre il 66% occupati nelle coltivazioni agricole e nella produzione di prodotti animali e servizi connessi, e il 29% al lavoro in industrie alimentari e delle bevande. L’indicatore positivo dell’export laziale nel comparto registra nel 2020 un valore complessivo di 1.147.360.492 €, che attesta il Lazio sostanzialmente ai livelli del 2019, nonostante la crisi della pandemia da Covid-19 e in crescita rispetto al 2018 (+65,5 mln €).

E proprio per approfondire quali sono le opportunità per il mercato agroalimentare e affrontare i nuovi scenari nel post-Covid, il programma di questa due giorni proseguirà venerdì 14 maggio alle 15:30, sempre in diretta streaming sulla pagina Facebook della Regione Lazio, con un confronto a cui parteciperà l’assessora all’Agricoltura, Foreste, Promozione della filiera e della Cultura del cibo, Pari opportunità della Regione Lazio Enrica Onorati, assieme a un panel di esperti composto da: Denis Pantini, ‎responsabile Agricoltura e Industria Alimentare di Nomisma, Romualdo Lodovici, esperto analisi sensoriali, Kunvi, Stefano Zambon, esperto internazionale del mercato agrifood, Carlo Hausmann, direttore generale di Agro Camera e Mario Ciarla, presidente di Arsial.

Tutte le informazioni sul progetto e sulle modalità di partecipazione alla nuova call “Food Innovation Hub” sono disponibili alla pagina dedicata.