La Regione Lazio vanta una consolidata tradizione nella strutturazione di strumenti di capitale di rischio, ambito in cui, nel corso degli ultimi 15 anni, si è posta quale ideatrice di innovazioni significative.
Tali risultati sono stati ottenuti anche grazie all’avvio di relazioni strutturate con gli organismi comunitari, che hanno portato alla definizione di queste modalità innovative di utilizzo degli strumenti previsti dai fondi strutturali europei, e che poi, in taluni casi, sono diventati “modelli standard” nella stessa normativa comunitaria che regola il capitale di rischio pubblico.
Gli interventi hanno la caratteristica fondante di promuovere la nascita di startup e la crescita e il rafforzamento delle PMI attraverso l’investimento nel capitale di rischio – prevalentemente in partnership con investitori privati – sia direttamente nelle imprese sia in fondi di investimento – interessati a localizzarsi e svilupparsi stabilmente nel Lazio.
Per questo motivo, prima dell’avvio operativo delle nuove progettualità sviluppate, la Regione Lazio ha sempre ritenuto importante avviare confronti strutturati con i diversi stakeholders privati, elemento essenziale per la buona riuscita di tali strumenti.
La prima esperienza di questa nuova generazione di strumenti ha avuto avvio nel 2011, con il Fondo POR I.3, attivo fino al 2016 e focalizzato sul coinvestimento insieme a coinvestitori privati indipendenti direttamente nel capitale di startup in tutte le fasi di sviluppo e di imprese in fase di espansione, attraverso decisioni assunte da un comitato di investimento indipendente e remunerato prevalentemente in base ai risultati del fondo stesso.
Dai positivi risultati di questa prima esperienza, considerata una “best practice” in ambito nazionale e comunitario è nato successivamente il fondo FARE Venture, che ha rappresentato la nuova generazione di fondi dedicati al venture capital della Regione Lazio, dove, in particolare, sono stati introdotti i fondi indiretti attraverso l’uso dei Fondi Paralleli nel 2017, modello anch’esso considerato una best practice dai gestori e successivamente ampliamente replicato sia a livello di altre amministrazioni regionali sia del principale attore istituzionale italiano di fondi di venture capital.
Forte delle esperienze maturate, con la programmazione del PR FESR 2021-2027, la Regione Lazio ha lanciato nel 2024 FARE Venture 2, che propone una nuova policy regionale, che mira a rendere il Lazio un territorio massimamente attrattivo per le Start-up innovative, sarà realizzata principalmente con investimenti, diretti e indiretti, in equity, ma che prevede anche incentivi a fondo perduto e servizi, e sarà articolata su quattro strumenti che agiscono in un’ottica di filiera.
Questo nuovo sistema di fondi di venture capital, avviato nel 2025, vede due fondi diretti e due fondi indiretti con focus complementari e con ancor maggiore attenzione al consolidamento di partnership tra pubblico e privato che consolidino nel medio lungo termine lo sviluppo e il radicamento sul territorio del Lazio di operatori diversificati specializzati nel venture capital – attraverso strumenti fortemente identitari – per fornire investimenti e servizi a valore aggiunto a sostegno delle imprese innovative del territorio.
Complessivamente la Regione Lazio ha apportato nell’ambito delle programmazioni comunitarie del POR FESR relative ai periodi 2007-2013 e 2014-2020 quasi 170 milioni di euro di risorse pubbliche.
Finora gli oltre 120 investimenti effettuati in imprese, prevalentemente startup, hanno determinato un effetto leva su quasi 57 milioni di risorse private, con un significativo impatto occupazionale nel Lazio.