Ville in Mattone di Canapa, Zagarolo ROMA 

Target market: residenziale 
Progettazione: Arch. Gianni Terenzi, Ing. Giuseppe Leli 
Consulenza energetica: BIOMat Canapa 

Le prime residenze NZEB nel Lazio realizzate con il biomattone in calce e canapa: materiale isolante massiccio che combina alta proprietà d’isolamento e massa termica, bassa energia incorporata e capacità di assorbire CO2 dall’atmosfera.
Il biomattone di calce e canapulo è una scelta ideale per gli edifici passivi e nZEB.
L’ostacolo più grande per l’impresa edile tipo è dover affrontare un cambio di paradigma rispetto alle metodologie classiche.
In questo caso si è voluto puntare sulla scelta del biomattone, di calce e scarti della canapa, reputandola ideale anche per le sue doti di facilità di posa soprattutto perché ha una massa termica talmente importante che non richiede altre soluzioni aggiuntive, con un relativo risparmio di ore/uomo in cantiere e poi il materiale di scarto viene riutilizzato e lavorato anche per gli intonaci senza quindi scarti.

Il biomattone, oltre che esprimere eccellenti doti di isolamento termico e acustico, ha proprietà igrometriche tali da controllare al meglio l’umidità interna, la qualità dell’aria e la salubrità indoor.
Un unico materiale ad altissime prestazioni invernali ed estive e a zero umidità e assenza di muffe.
Anche tutti gli intonaci interni ed esterni sono stati realizzati con i prodotti in calce e canapa in modo da ottenere un ambiente sano e salubre. 

L’attenzione verso criteri di bioedilizia non si esaurisce nel prodotto in calce e canapa: l’esposizione rispetto l’asse est-ovest, l’adozione di ampie vetrate per sfruttare il calore del sole, specie d’inverno, l’impiego del tetto fotovoltaico e solare termico per la produzione di energia elettrica e termica, una struttura lignea a sud caratterizzata successivamente con vegetazione caduca in modo da abbattere l’incidenza solare diretta estiva, e poi un sistema di ventilazione meccanica controllata sono altri dettagli considerati, oltre alla realizzazione di una “torre del vento”: «si tratta di uno spazio coincidente col corpo scala, aperto in sommità durante la stagione estiva, che sfrutta i venti provenienti dalle aperture rivolte a ovest contribuendo a far defluire l’aria calda, fungendo quindi da ventilazione naturale». 

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